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Rubriche ed editoriali

Le Terrificanti Avventure di Sabrina: la recensione del pilot

Yasodhara Leandri | 27 Ottobre 2018

Le Terrificanti Avventure di Sabrina recensione del pilot della serie TV disponibile sulla piattaforma streaming Netflix! Le Terrificanti Avventure di […]

Le Terrificanti Avventure di Sabrina recensione del pilot della serie TV disponibile sulla piattaforma streaming Netflix!

Le Terrificanti Avventure di Sabrina recensione – Sabrina Spellman è tornata nel mondo dei mortali giusto in tempo per preparaci alla notte più spaventosa dell’anno. Gli episodi della prima stagione sono infatti disponibili su Netflix a partire da oggi. Sappiamo già inoltre che una seconda stagione è in programma. Il reboot della serie anni 90 è stato scritto da Roberto Aguirre-Sacasa, lo stesso che si è occupato della realizzazione del fumetto degli ArchieComics da cui è tratta la storia. E come quest’ultimo ne conserva i toni oscuri e macabri. Se volessimo incorniciare l’atmosfera di questa serie dalla visione del solo pilot potremmo dire che si tratta di una versione teen di American Horror Story Coven.

Le Terrificanti Avventure di Sabrina recensione: la serie giusta per Halloween

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“La città dove sembra sempre Halloween”

Questa frase descrive alla perfezione lo stile con cui sia i costumi che le location sembrano esser state costruite. Niente di ciò che vediamo risulta forzato, sembra semplicemente che i luoghi e i personaggi siano nati apposta per festeggiare Halloween. Sembra che al di fuori di questa festività non possano nemmeno esistere. L’evento che crea tanto scompiglio e angoscia nella vita di Sabrina, infatti, è quello del suo imminente compleanno festeggiato proprio il 31 Ottobre. La ragazza compirà sedici anni e dovrà decidere del suo destino: scegliere una vita mortale o la magia. Più precisamente scegliere se voler servire il Signore Oscuro. Dettaglio questo, che fa pensare inevitabilmente all’eventualità che queste streghe siano in verità dei mangiamorte e che da un momento all’altro il plot twist sia che la serie è uno spin-off di Harry Potter. Questa sensazione è stata poi accentuata da una scena in cui la povera Sabrina viene definita mezzosangue dalle Weird Sister. La dinamica ricorda molto quella del secondo capitolo della saga del maghetto, quando Hermione viene chiamata allo stesso modo da Draco. 

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Le Terrificanti Avventure di Sabrina recensione: il mistero dei genitori di Sabrina

Il motivo del nomignolo dispregiativo con cui è chiamata Sabrina è che la ragazza è per metà mortale e per l’altra metà strega. Diana, sua madre, era umana mentre Edward Spellman, il padre, era un mago e più precisamente il Sommo Sacerdote. C’è molto mistero riguardo alle loro vite e al modo in cui sono finite. A Sabrina è stato detto che i genitori sono morti in un incidente ma la ragazza già dal pilota inizia a credere che possa essere una bugia. Lo strano comportamento delle zie nel momento in cui le confronta a riguardo poi non fa altro che confermare i nostri sospetti.

Le Terrificanti Avventure di Sabrina recensione: Zia Hilda e Zia Zelda

Magnifiche. Forse le attrici che le interpretano sono state la scelta meglio azzeccata di un cast già molto riuscito. La loro chimica è perfetta e le loro interazioni fanno sempre sorridere. Vivono entrambe in un mondo lontano da quello mortale e questo influenza unicamente il loro modo di approcciarsi con Sabrina. Le due poi hanno caratteri completamente diversi. Se Zia Hilda è sensibile e empatica Zia Zelda è fredda e sarcastica. Ed è questa loro diversità a dar luogo a dialoghi che sanno essere imprevedibili e che riescono sempre a intrattenere l’audience.

Le Terrificanti Avventure di Sabrina recensione: il personaggio di Kiernan Shipka

Kiernan Shipka è perfetta per il ruolo per il quale è stata scelta. L’impressione che abbiamo avuto di Sabrina è sicuramente positiva, almeno dal primo episodio. La ragazza sembra avere la testa sulle spalle e un desiderio di indipendenza che le impedisce di farsi mettere i piedi in testa. È una persona che non perde molto tempo a riflettere ma si lascia trasportare dall’impulsività. Soprattutto quando qualcuno ferisce le persone che ama. In primis lo vediamo con Susie. Quando una delle sue migliori amiche viene bullizzata da alcuni ragazzi della squadra di football Sabrina si fionda nell’ufficio del preside per denunciare l’accaduto. E quando si rende conto che non è abbastanza segue l’incoraggiamento di Madam Satan. Forse non proprio la persona più affidabile sulla Terra ma che le fa ottenere il permesso per fondare un club al fine di proteggere le ragazze del suo liceo. 

E proprio a proposito di quest’ultimo personaggio i complimenti sono d’obbligo a Michelle Gomez. L’abbiamo già vista nei panni di Missy in Doctor Who e l’abbiamo adorata. E qui si riconferma l’ennesima scelta perfetta da parte degli autori. Nella parte della cattiva Michelle cattura la scena. 

Le Terrificanti Avventure di Sabrina recensione: gli amici di Sabrina e Madam Satan

Fino ad ora ad aver colpito più di tutti sono stati gli adulti e Sabrina. Almeno per quanto riguarda il primo episodio le scene tra i ragazzi sono state un po’ sottotono. Soprattutto per quanto riguarda il personaggio di Harvey Kinkle. Forse sono gli attori stessi, Ross Lynch e Kiernan Shipka, a non avere molta chimica o forse c’è solo bisogno di vedere il resto degli episodi per conoscerli meglio.   Nonostante ciò il loro intervento nella trama era necessario affinché si capisse il conflitto interiore che impedisce a Sabrina di prendere una decisione. Una decisione le cui sono conseguenze sembrano vaghe non solo per gli spettatori ma per la protagonista stessa. Tanto che Sabrina va a raccogliere mele dentro ad un labirinto inseguita da uno spaventapasseri pur di avere una risposta che non sia enigmatica quanto quella ricevuta delle zie. La visione a cui assistiamo, però, non è per niente rassicurante e preannuncia l’inizio delle sue terrificanti avventure. 

Le Terrificanti Avventure di Sabrina recensione: ci è piaciuta?

Approvato. C’era bisogno di una serie come questa. Finalmente un reboot in cui gli autori non hanno avuto paura di stravolgere la storia riuscendo al contempo a rendere omaggio all’originale. Netflix ha scelto la serie giusta al momento giusto per intrattenere un pubblico che in questo periodo dell’anno vuole essere coccolato da un’atmosfera horror costruita non necessariamente attraverso scene di paura ma attraverso personaggi e location che ricalcano la tradizione di questa festività.

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