Perché la stagione 2 di The Sandman su Netflix ha modificato il personaggio di Nada rispetto ai fumetti originali di Neil Gaiman? Tutti i dettagli sulla scelta creativa e sul nuovo contesto narrativo.

The Sandman 2: perché la serie Netflix ha cambiato Nada rispetto ai fumetti

La stagione 2 di The Sandman, che rappresenta anche il capitolo finale della serie Netflix tratta dagli iconici fumetti di Neil Gaiman, si apre con uno degli archi narrativi più amati: La stagione delle nebbie.

Questo segmento della storia è considerato da molti lettori il cuore della saga, e non a caso Gaiman, David Goyer e lo showrunner Allan Heinberg hanno voluto includerlo fin dall’inizio nella nuova stagione, soprattutto dopo la decisione di concludere l’intero adattamento con questi ultimi episodi.

Uno degli elementi centrali de La stagione delle nebbie è il personaggio di Nada, la prima, tormentata fiamma di Sogno (interpretato da Tom Sturridge). Nei fumetti, Nada è una regina africana, sovrana di un’antica civiltà che vive nella savana.

Tuttavia, nella versione Netflix, il suo contesto visivo e culturale è stato completamente rivisitato: Nada guida un popolo che vive in una città afro-steampunk ricoperta dalla neve, un’ambientazione che si discosta nettamente dalla rappresentazione originale.

Una scelta narrativa e visiva consapevole

Come riportato da Variety, David Goyer, co-creatore ed produttore esecutivo della serie, ha spiegato che questa modifica nasce dal desiderio di dare vita a una versione forte e visivamente affascinante della storia di Nada. “Sono solo felice che siamo riusciti a portare in scena una versione di Nada e dei Primi Popoli“, ha dichiarato Goyer.

L’autore ha anche ricordato come The Sandman sia stato a lungo ritenuto impossibile da adattare, anche quando lui stesso era coinvolto in un progetto cinematografico poi abbandonato: “È una storia, e lo dico con affetto, davvero complessa, un animale difficile da domare.

La nuova estetica riflette la volontà degli autori di esplorare le potenzialità del medium televisivo, pur mantenendo intatto lo spirito emotivo e tematico dell’opera originale. La città innevata e il design afro-futurista permettono infatti di dare a Nada e al suo popolo una dimensione unica, in sintonia con l’identità visiva e narrativa della serie.

Goyer ha affermato che condensare tutti gli archi narrativi è stato complesso ed è stata una delle ragioni che hanno portato a scelte creative che differivano un po’ dal fumetto originale, come il cambio estetico di Nada e del suo popolo.

Il ruolo di Nada nei nuovi episodi di The Sandman

Nel volume 1 della stagione 2 di The Sandman, disponibile ora su Netflix, gli spettatori hanno l’occasione di approfondire il legame tra Sogno e Nada, scoprendo i motivi della loro separazione e l’impatto che questa storia d’amore proibita ha sul presente del protagonista. Nonostante l’evidente differenza visiva, il racconto rimane fedele al cuore narrativo dei fumetti di Gaiman, offrendo una riflessione profonda su colpa, amore eterno e perdono.

Con la seconda parte della stagione attesa per la fine di luglio, sarà interessante vedere se, e nel caso, come si evolverà il ruolo di Nada nella conclusione definitiva dell’universo televisivo di The Sandman. Una scelta, quella del cambiamento, che apre nuove possibilità, senza tradire la materia originale.