Nessuna sigla per A Knight of the Seven Kingdoms

Manca sempre meno al debutto di A Knight of the Seven Kingdoms. Il secondo spin-off di Game of Thrones sarà ambientato 100 anni prima degli eventi narrati ne Il trono di spade e 100 anni dopo quelli di House of the Dragon.

Al centro della trama troveremo il cavaliere Ser Duncan l’alto (interpretato da Peter Claffey) e il suo scudiero Egg (Dexter Sol Ansell). Si tratta di un momento storico in cui la stirpe dei Targaryen detiene ancora il controllo del trono di spade.

Inizialmente era stato annunciato che la nuova serie tv avrebbe dovuto debuttare sulla HBO entro la fine del 2025. Nelle ultime settimane è stato invece confermato che l’esordio è invece previsto per gennaio 2026. In queste ore, nel corso di un’intervista rilasciata a Entertainment Weekly, è stata annunciata una novità importante che riguarda lo show.

Ira Parker, co-creatrice del nuovo show in sei episodi al fianco di George R.R. Martin, ha infatti annunciato che A Knight of the Seven Kingdoms non avrà una sigla di apertura come i suoi predecessori. “Le sequenze iniziali di Game of Thrones e di House of Dragon sono grandiose, epiche e incredibili. La colonna sonora di Ramin Djawadi è orchestrale, imponente e bellissima. Non è proprio lo stile di Dunk. Lui è schietto, semplice e va dritto al punto. Non è un tipo appariscente“, ha spiegato.

È un chiaro segnale per il pubblico che sta per vivere un’esperienza diversa da quella a cui è abituato“, ha poi aggiunto. Una scelta divisiva ma che anticipa qualcosa di completamente diverso rispetto a ciò a cui è abituato il pubblico. Parker ha spiegato che la serie è ambientata anni dopo la morte dell’ultimo drago.

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Trovare una versione completamente diversa di questo mondo che tutti sembrano conoscere così bene era davvero molto affascinante – ha proseguito – Il fatto che viviamo in questo mondo, dove un tempo esisteva la magia, mi affascina molto“.