Chi è Nada ne The Sandman: analisi del personaggio nei fumetti e la sua trasformazione nella serie Netflix, tra recasting, ambientazioni afro-steampunk e legami con Sogno.

Nada nei fumetti di The Sandman: la regina africana dell’amore eterno

Nada è una figura centrale in The Sandman, capace di smuovere persino il cuore immortale di Sogno. In questo approfondimento vedremo chi è nei fumetti, come viene ritratta nei primi due capitoli della serie Netflix e come le differenze la rendano un personaggio ancora più affascinante.

Nei fumetti originali di The Sandman scritti da Neil Gaiman e pubblicati da DC Comics sotto l’etichetta Vertigo, Nada è una figura tragica e potente, protagonista di una delle storie d’amore più struggenti dell’intero universo narrativo. Compare per la prima volta nel volume 4 della serie, all’interno dell’arco Preludi e notturni, ma il suo ruolo viene pienamente esplorato nel celebre arco narrativo La stagione delle nebbie, tra i più amati dai lettori.

Nada è la sovrana di una civiltà avanzata e spiritualmente illuminata, nota come i Primi Popoli (First People). La sua bellezza, intelligenza e rettitudine morale la rendono una regina ammirata e rispettata. Tuttavia, tutto cambia quando incontra Sogno, o Morfeo, in una delle sue manifestazioni più antiche, conosciuta con il nome di Kai’ckul. Tra i due nasce un amore intenso ma proibito: la loro unione rappresenta una violazione dell’ordine cosmico.

Nonostante i suoi sentimenti, Nada rifiuta Sogno, temendo le conseguenze della loro relazione. Ma il rifiuto ferisce profondamente l’Eterno, che reagisce con ira e superbia, condannandola all’Inferno per l’eternità. Questo atto di vendetta segnala uno dei momenti più oscuri nella storia di Morfeo, mostrando la sua incapacità — almeno inizialmente — di comprendere il dolore umano e accettare il rifiuto.

Il destino di Nada rimane in sospeso per anni, finché, spinto da un confronto con la sorella Morte e dal peso della colpa, Sogno decide di riscattarsi. L’intera missione all’Inferno per liberare Nada rappresenta non solo un momento chiave della sua evoluzione personale, ma anche una delle prove narrative più potenti della serie: l’amore, il rimorso e il perdono diventano temi centrali.

Nada nella serie Netflix: stagione 1 e stagione 2

Prima stagione

Nella prima stagione della serie The Sandman su Netflix, Nada compare in modo breve ma significativo. La sua presenza è legata all’episodio 4, intitolato “A Hope in Hell”, durante il quale Sogno si reca negli Inferi per recuperare il suo elmo, trafugato da un demone. È proprio in questa occasione che viene mostrata una visione fugace ma evocativa della regina, intrappolata tra le anime dannate.

A interpretarla è Deborah Oyelade, attrice britannica che riesce a conferire a Nada uno sguardo colmo di dolore e dignità. Anche se lo spazio dedicato al personaggio è molto ridotto, il suo incontro visivo con Sogno è carico di tensione emotiva e lascia intuire un passato profondo e irrisolto. Nada pronuncia poche parole, ma la sua sola presenza è sufficiente a scatenare nel protagonista ricordi tormentati e sensi di colpa mai superati.

In questa prima apparizione, la serie non si sofferma a lungo sul loro rapporto né sul contesto narrativo che ha portato alla dannazione di Nada. Tuttavia, per i fan dei fumetti, si tratta di un easter egg potente e di una promessa narrativa per il futuro. La breve scena suggerisce chiaramente che la loro storia d’amore tragica verrà esplorata più a fondo nelle stagioni successive. E così, infatti, è.

Seconda stagione

Nella stagione 2 di The Sandman su Netflix, il personaggio di Nada assume finalmente un ruolo centrale e drammaticamente significativo. A interpretarla questa volta è Umulisa Gahiga, in un recasting voluto dagli autori per motivi creativi e produttivi. La scelta ha permesso di offrire una versione più sfaccettata del personaggio e di inserirla nel cuore dell’arco narrativo La stagione delle nebbie, uno dei più amati dell’intera opera di Neil Gaiman.

La trama esplora a fondo la tragica storia d’amore tra Dream e Nada, che risale a migliaia di anni prima. Dopo essersi innamorata di lui, Nada aveva rifiutato di condividere la sua esistenza immortale, provocando l’ira del Signore dei Sogni. Morfeo, ferito e inflessibile, la condannò all’Inferno. Il rimorso per questa decisione tormenta ancora oggi il protagonista, e The Sandman 2 gli offre l’opportunità di confrontarsi con le sue colpe passate e le conseguenze delle sue azioni.

L’incontro tra i due è tra i momenti più emotivamente intensi della stagione. Nada non si limita a perdonare o a incolpare: la sua figura diventa un simbolo di giustizia, dolore e redenzione. La rinnovata caratterizzazione di Nada dimostra come la serie, pur rimanendo fedele allo spirito del fumetto, abbia saputo adattare e reinterpretare i personaggi chiave per parlare a un pubblico contemporaneo. E la sua presenza, potente e dignitosa, rappresenta uno dei vertici narrativi di The Sandman 2.

Nada di The Sandman come ponte tra le due versioni

Come riportato da Variety, la rappresentazione di Nada nella serie differisce visivamente e concettualmente da quella vista nei fumetti. Mentre nei volumi originali la regina governa una civiltà africana in una savana assolata, nella serie Netflix il suo regno è una metropoli afro-steampunk, avvolta dalla neve e animata da un’estetica suggestiva e innovativa. Riassumendo:

  • Nei fumetti, Nada racchiude l’idea di un amore impossibile e redentore, ambientato in un contesto spirituale e ancestrale.
  • Su Netflix, la sua storia conserva lo stesso valore emotivo, ma viene ripensata in chiave visiva: la tribù dei Primi Popoli diventa un intero popolo in una città innevata, simbolo di modernità mitica.
  • Il recasting segnala la volontà di espandere il suo arco narrativo. Gahiga porta sullo schermo una Nada più complessa, protagonista di un dramma dall’impatto narrativo più ampio.