Il dettaglio in Squid Game 3

Con Squid Game 3 si chiude, per il momento, una delle serie più apprezzate nella storia di Netflix. Lo scorso 27 giugno sono state rilasciate sulla piattaforma le sei puntate conclusive della saga. Un finale pieno di colpi di scena che apre la porta anche a un possibile spin-off americano che vede tra i protagonisti un’attrice premio Oscar.

Ma adesso occupiamoci degli ultimi episodi e, in particolare, di un dettaglio importante rilevato dai fan durante una scena. Il momento in questione è quello dell’incontro tra Gi-hun e il Front Man prima del gioco finale.

In quell’occasione l’organizzazione dei giochi toglie finalmente la maschera e si mostra al giocatore 456 per chi è veramente: Hwang In-ho, l’uomo che ha partecipato con il numeo 001 al gioco. Quest’ultimo fa un’offerta finale a Gi-hun.

Gli propone di affrontare il gioco del calamaro armato di un pugnale con il quale potrà difendere sé stesso e la bambina di Jun-hee, la giovane giocatrice 222 che si è sacrificata per il bene della figlia.

squid game 3
Il pugnale offerto dal Front Man

Dopo un’iniziale titubanza però Gi-hun decide di non accettare l’offerta e di tornare a combattere con le stesse armi dei suoi avversari. Questa scena di Squid Game 3 contiene però un dettaglio nascosto che forse non avete notato.

Si tratta infatti di una scena che è già avvenuta anni prima tra altre due persone: da un lato c’è il Front Man e dall’altro Il-nam, il giocatore 001 della prima stagione che abbiamo poi scoperto essere stato il creatore del gioco.

In questo caso però l’epilogo è stato diverso perché In-ho decise di accettare l’arma. Secondo alcuni si è trattato di un vero e proprio investitura da parte di Il-nam, che con quell’atto ha trovato il nuovo Front Man del gioco da lui creato.

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A differenza sua invece Gi-hun, che ancora continua a credere nell’umanità, ha scelto di non accettare il pugnale e, di conseguenza, anche la carica di organizzatore del gioco.