
Pixar, Elio aveva caratteristiche queer in origine: cos’è successo
Il protagonista del film Pixar Elio era stato inizialmente pensato con caratteristiche queer ma lo studio ha imposto un radicale cambiamento
Elio doveva avere caratteristiche queer ma Pixar ha cambiato il progetto
Elio, l’ultimo film Pixar uscito nelle sale il 18 giugno 2025, sta avendo qualche seria difficoltà al botteghino. Stando alle informazioni raccolte da The Hollywood Reporter, la situazione potrebbe dipendere in parte dal fatto che il progetto originale, affidato al regista Adrian Molina, è stato profondamente modificato nel corso della produzione.
Il giovane protagonista, infatti, presentava una serie di elementi queer, che ad un certo punto della lavorazione hanno iniziato ad essere gradualmente eliminati, portando Elio ad essere il personaggio che chi è andato al cinema ha conosciuto.
Durante le fasi iniziali, all’interno di Pixar si respirava entusiasmo per questo progetto. Tra le sequenze più apprezzate dai dipendenti c’era una scena in cui Elio raccoglieva rifiuti sulla spiaggia e li trasformava in vestiti fai-da-te, inclusa una canottiera rosa. Quel momento aveva preso il soprannome di “trash-ion show” e lo vedeva sfilare davanti a un granchio eremita. Ma quella sequenza, come molte altre, non è mai arrivata al montaggio finale.
La visione di Molina e l’eliminazione dei riferimenti queer
Come rivelato da più fonti a THR, Elio era inizialmente pensato come un personaggio queer, che rifletteva la sensibilità del regista Molina, co-autore del premiato Coco e dichiaratamente gay. Sebbene il film non volesse raccontare un coming out – Elio ha, infatti, solo 11 anni -, la versione originale includeva dettagli legati all’identità del protagonista.
Non si parla solo della sfilata di moda improvvisata, ma anche di una scena nella sua camera con fotografie che suggerivano una cotta per un coetaneo. Come detto, però, col passare dei mesi questi elementi sono stati progressivamente rimossi.
Pressioni interne avrebbero spinto lo studio a rendere Elio più “mascolino”, riducendo i riferimenti alla sua sensibilità e passione per la moda. Nel film distribuito in sala resta solo qualche accenno alla prima versione del personaggio. Si vede, ad esempio, Elio indossare un mantello decorato con posate e linguette di lattine, ma senza alcuna spiegazione narrativa.
Già nell’estate 2023, un test screening in Arizona aveva sollevato preoccupazioni. Pur apprezzando il film, nessuno tra i presenti si era detto disposto a vederlo al cinema. Poco dopo, Molina aveva presentato una sua versione ai vertici Pixar, ma il confronto aveva portato alla sua uscita dal progetto.
La regia è stata poi affidata a Madeline Sharafian e Domee Shi (Red), che hanno rimaneggiato radicalmente la pellicola. Elio è arrivato al cinema con un anno di ritardo e si è rivelato un disastro commerciale. Solo 20,8 milioni di dollari al debutto negli USA, la peggiore apertura nella storia di Pixar.
A denunciare pubblicamente la direzione presa dallo studio è stata Sarah Ligatich, ex assistente al montaggio e membro del gruppo LGBTQ PixPRIDE. “Ero profondamente addolorata per i cambiamenti fatti“, ha dichiarato. Inoltre ha aggiunto che non solo Molina, ma molti creativi abbandonarono il progetto dopo il primo montaggio delle nuove registe: “L’esodo è stato un chiaro segnale del malcontento per la direzione intrapresa“.
Il risultato finale
Un ex artista Pixar ha confermato, inoltre, che ogni riferimento alla sessualità di Elio veniva costantemente limato. Dopo l’uscita di scena di Molina, ci fu un lungo periodo di incertezza, culminato nel passaggio ufficiale di consegne alla nuova coppia registica. Intanto, Molina è stato annunciato come co-regista di Coco 2, ora in sviluppo presso Pixar.
Anche il cast ha subito modifiche importanti. America Ferrera, inizialmente scelta per interpretare la madre di Elio, ha lasciato il progetto. Ufficialmente è stato per conflitti di agenda, mentre secondo alcune fonti per dissenso verso la mancanza di rappresentanza latinx dopo l’uscita di Molina. A prendere il suo posto, Zoe Saldaña, nei panni della zia.
“Una volta rimossa quella parte fondamentale legata all’identità, Elio è diventato un film sul nulla,” ha commentato un ex artista Pixar. Un altro ha aggiunto: “Elio era così pieno di vita e divertente… ora sembra solo un personaggio generico”.
Ora l’attenzione è tutta rivolta al 2025, con l’uscita di Hoppers e del molto atteso Toy Story 5. Ma il caso Elio rimane una ferita aperta. Ci si chiede effettivamente se ci ritroveremmo in questa situazione se lo studio avesse permesso a Molina di raccontare la sua storia.