Squid Game 3 e il mistero delle scene con i VIP: tra critiche, satira e scelte volute

Tra colpi di scena e tensione crescente, la terza stagione di Squid Game ha riacceso l’entusiasmo dei fan. Tuttavia, come già accaduto nelle stagioni precedenti, alcune sequenze continuano a far storcere il naso al pubblico. Stiamo parlando delle scene con i VIP, quei ricchi e misteriosi osservatori del gioco che sembrano provenire da un mondo parallelo. Ma perché questi momenti risultano così strani e fuori tono rispetto al resto della serie?

Sin dalla prima stagione, le scene di Squid Game in cui compaiono i VIP sono state criticate per via della recitazione forzata e dei dialoghi in inglese che sembrano goffi o scollegati dal contesto. Nonostante nella terza stagione siano stati scelti attori più esperti per interpretare i nuovi personaggi, le critiche non sono mancate. Sui social, in molti hanno continuato a lamentare una qualità recitativa che stona con l’intensità e la cura visiva del resto della serie.

Secondo Hwang Dong-hyuk, ideatore e regista dello show, la causa non si trova tanto nei testi quanto nell’esecuzione. In un’intervista a TV Guide, ha spiegato: “Nella prima stagione avevamo attori non professionisti, e il problema era proprio la recitazione. Per la terza abbiamo scelto interpreti più capaci. Spero che il pubblico possa notare la differenza.”

Gli stessi attori delle stagioni precedenti hanno raccontato quanto fosse difficile recitare in quelle condizioni. Come ha rivelato John D. Michaels al Guardian, spesso i loro dialoghi erano traduzioni poco fluide, e mancava il contesto generale dello show. “A volte i copioni erano tradotti da non madrelingua, e non avevamo idea di cosa stesse succedendo nel resto della serie“, ha svelato.

Daniel C. Kennedy ha aggiunto un dettaglio tecnico importante: “Indossavamo maschere pesanti e stavamo lontani l’uno dall’altro, dovevamo urlare battute nel vuoto. È naturale che il tono risultasse innaturale.”

Al di là delle difficoltà logistiche, però, il tono “straniante” delle scene con i VIP potrebbe anche essere voluto. Hwang ha rivelato che i VIP sono ispirati ai grandi magnati della tecnologia e ai nuovi potenti del mondo moderno, come Elon Musk. “Oggi i veri padroni del sistema non si nascondono più: amano farsi vedere. Alcuni VIP della terza stagione somigliano volutamente a queste figure pubbliche“, ha dichiarato.

Quindi, quell’atmosfera assurda e artificiale potrebbe servire a sottolineare il contrasto tra la disumanizzazione del gioco e la spietata spettacolarizzazione del dolore da parte dei potenti.

La terza stagione introduce una nuova rosa di VIP, con attori come David Sayers (Richard), Jane Wong (Jennifer), Bryan Bucco (John), Jordan Lambertoni (Jack) e Kevin Yorn (Kevin). Nonostante il cambio di cast, le reazioni del pubblico restano contrastanti, tra ironia e irritazione rispetto alle scene con questi personaggi.

Le scene con i VIP restano un elemento divisivo all’interno di Squid Game. Se da un lato sembrano stonare per qualità rispetto al resto della serie, dall’altro offrono uno spunto critico potente sullo squilibrio tra chi gioca e chi guarda. Forse non si tratta solo di cattiva recitazione, ma di un disagio voluto.