Come il finale di Loki cambia gli altri film Marvel

La prima stagione di Loki ci ha lasciato con un finale che apre la porta verso infinite possibilità. Ma in prima linea troviamo un forte collegamento sia con Ant-Man 3 che con Spider-Man: No Way Home. Prima di scendere nel dettaglio, è bene fare una premessa: con questa serie TV, la Marvel ha realizzato un prodotto sì autosufficiente, con una storia stand alone, ma ha anche posto le basi per tutto ciò che arriverà dopo e non soltanto sul piccolo schermo. Con Loki, abbiamo avuto un assaggio di ciò che potremo vedere nei prossimi prodotti della fase 4 della Marvel, soprattutto per quanto riguarda il multiverso.

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Consapevoli che il personaggio di Tom Hiddleston avrà una seconda stagione in cui esplorare il futuro dei multiversi, ciò che unisce questa serie TV agli altri prodotti Marvel è una figura villana introdotta nel finale di stagione: il suo nome è Kang il conquistatore, detto anche Colui Che Rimane, a capo della Time Variance Authority. Questo personaggio è ben noto a coloro che bazzicano nel mondo dei fumetti Marvel ed è stato già confermato come l’antagonista di Ant-Man & The Wasp: Quantumania, in uscita nel 2023.

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Nel finale di stagione di Loki, Sylvie uccide Kang per vendicarsi della sua vita di privazioni. Da quella morte, si scatena il caos. Kang ha tutelato la sacra linea temporale, evitando un attacco da parte delle sue varianti dei disparati multiversi. Ma, con la sua morte, la diramazione non conosce fine e le varianti di Kang iniziano a causare problemi.

Scopriamo come questo passaggio si collega agli altri prodotti Marvel e su quali in particolare sortirà un effetto significativo.

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