L’attore Alessandro Borghi ha raccontato i motivi per cui ha deciso di non doppiare la versione italiana della nuova serie Diavoli

Chi ha avuto modo di vedere le prime due puntate di Diavoli si sarà senz’altro accorto di qualcosa che riguarda Alessandro Borghi. L’attore romano, protagonista della nuova serie Sky Atlantic al fianco di Patrick Dempsey, ha recitato in lingua inglese e non si è doppiato da solo nella versione italiana.

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La voce di Massimo Ruggero, il broker da lui interpretato dallo show, è quella del doppiatore Andrea Mete. In molti si sono chiesti come mai Borghi non abbia prestato la sua voce al personaggio anche in lingua italiana e, a quanto pare, si tratta di una sua scelta ben precisa. A spiegarla è stato lui stesso su Instagram qualche mese fa, quando postò il primo teaser ufficiale della serie.

 
 
 
 
 
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Un post condiviso da Alessandro Borghi (@alessandro.borghi) in data:

Questo per dirvi che la mia voce italiana, nei Diavoli, non sarà la mia. Già, ho deciso alla fine di non volermi doppiare Perché? Direte voi. Ci sono un po’ di pensieri dietro, ma provo a condividere con voi quelle che sono secondo me le ragioni principali“, ha spiegato in un grosso preambolo Alessandro.

Ecco le motivazioni che lo hanno spinto di rinunciare al self dubbing

Alessandro Borghi spiega perché non si è doppiato in Diavoli

Nel lungo post che ha accompagnato il primo teaser ufficiale di Diavoli, Alessandro Borghi ha spiegato con precisione la sua scelta di non doppiare Massimo Ruggero in italiano. “Non sono un doppiatore, c’è chi questo lavoro lo fa in maniera eccellente, molto meglio di come avrei potuto fare io, come il mio amico Andrea Mete“, ha raccontato l’attore.

Soprattutto in un contesto dove tutti gli attori, essendo stranieri, sarebbero stati doppiati da chi questo mestiere lo fa sul serio. Avrei sentito la differenza, e l’avreste sentita anche voi. Quindi, potete scegliere, se fare un piccolo sforzo e ascoltare la mia voce, o vederla in italiano e godervi comunque un grandissimo lavoro“.

Inoltre Alessandro ha aggiunto che gli “piacerebbe sapervi tutti davanti alla tv a selezionare la modalità ‘lingua originale con sottotitoli’, quello che farei io, per poter apprezzare davvero, o magari no, il lavoro che è stato fatto in questa serie, fatta di parole chiave, sfumature, cose piccole, finanza sì, ma soprattutto tanto cuore, tutto fortemente connesso alla lingua in cui è stata girata“.

Intanto le prime due puntate di Diavoli hanno segnato il miglior esordio di sempre per una serie originale Sky. Oltre 673 mila telespettatori hanno seguito lo scorso venerdì 17 aprile il debutto di Alessandro Borghi e Patrick Dempsey in questa nuova avventura.

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