Novella 2000, un secolo di gossip: da D’Annunzio a Lady Diana
100 anni di Novella 2000
Da oltre un secolo, Novella 2000 accompagna l’evoluzione dei costumi italiani, tra pettegolezzi, storie di corna e battaglie per i diritti civili.
La storia di Novella 2000
È trascorso più di un secolo dalla nascita di Novella 2000. La celebre rivista ancora oggi è una delle testate più note e conosciute e tra pettegolezzi, storie di corna e battaglie per i diritti civili, da più di 100 anni accompagna l’evoluzione dei costumi italiani. Il tabloid è nato a Milano da un’idea di quattro amici: Mario Mariani, Gino Rocca, Eugenio Gandolfi e Tomaso Monicelli, padre del futuro regista Mario. Il primo numero debuttò in edicola il 25 giugno del 1919, all’indomani della Prima guerra mondiale, per la casa editrice Italia.
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Nel corso degli anni il giornale ha ospitato i racconti dei più grandi autori italiani e stranieri, come Gabriele D’Annunzio, Luigi Pirandello, Riccardo Bacchelli, Salvator Gotta, Marino Moretti, Rudyard Kipling, Stendhal, Ada Negri, Grazia Deledda, Matilde Serao e tanti altri.
In seguito, nel 1923, Novella 2000 viene acquistata da Arnoldo Mondadori. Quattro anni dopo invece viene ceduta ad Angelo Rizzoli. Anche nel Dopoguerra, la rivista continua ad entrare nelle case degli italiani e in quel periodo l’argomento di punta sono le storie a puntate di Liala, la regina del rosa.
Il giornale, che in quei tempi subisce numerose modifiche, nel corso degli anni ’60 cambia nuovamente. Iniziano così a comparire servizi di moda, bellezza e arredamento. Come se non bastasse la giornalista Brunella Gasperini conduce sulle pagine del magazine l’inchiesta a puntate Castità ieri e oggi, che prosegue per diversi numeri.
Come è cambiato Novella nel corso degli anni
La svolta arriva qualche anno dopo, quando tra le pagine di Novella 2000 appaiono storie di amori che nascono e finiscono, tra tradimenti, gossip e i flirt dei divi di Hollywood. In prima pagina troviamo così gli argomenti del momento, quelli più discussi e quelli più scandalosi.
«A vent’anni Mina resta incinta di Corrado Pani, bello da far male, ma sposato», dichiara Roberto Alessi, attuale direttore della rivista. «Lei era già popolarissima ma allora le ragazze madri, celebri e non, andavano lontano, quelle più povere dalle suore». La stessa Claudia Cardinale fece passare suo figlio per suo fratello. Mina no, si espose. «Fu costretta ad andare a vivere in albergo, fu sbattuta fuori dalla Rai, ma la strada era segnata. Scelse di raccontarsi a Novella. Lo chiamavano il giornale delle cameriere, ma almeno dal parrucchiere lo leggevano tutte».
Novella ha tuttavia dimostrato di saper essere anche all’avanguardia. Il 3 gennaio 1969 esce infatti la copertina dedicata a Carlo jr., primogenito di Sophia Loren e Carlo Ponti. Come è noto, la coppia si era conosciuta nel 1950, 15 anni lei e 37 lui, per di più già ammogliato. Per ottenere il divorzio, Ponti vola in Messico e solo così sposa finalmente Sophia. In Italia tuttavia, a quei tempi, il divorzio non c’era e la coppia viene accusata di bigamia. Quella copertina, coraggiosa e audace, racconta non solo la storia di una delle attrici più celebri al mondo, ma anche quella di tante donne e uomini che vivevano una simile condizione.
Gli anni moderni
In seguito, quando viene ucciso Pier Paolo Pasolini, è l’allora direttore Paolo Occhipinti che ha l’audacia di mettere il corpo martoriato in copertina. Cinque anni più tardi, la direttrice Maria Venturi strilla: “Tutti omosessuali” sotto la foto di un gruppo di personaggi dello spettacolo. Si tratta di gossip, ma è anche il segnale che i vecchi tabù stanno per essere superati.
Gli anni ’80 e i primi anni ’90 sono invece dedicati alla chiacchierata separazione tra Carlo e Lady Diana. Novella mostra anche le immagini della Principessa a bordo di uno yacht nel Sud della Francia con Dodi Al-Fayed. In seguito, dopo la morte di Lady D, la rivista le dedicherà un numero monografico.