Squid Game: perché molte scene dei VIP sono state tagliate

Il team creativo di Squid Game ha svelato alcuni interessanti retroscena sull’ultima stagione del fenomeno Netflix, e tra le rivelazioni più sorprendenti c’è il taglio di numerose scene dedicate ai famigerati VIP. I ricchi osservatori che scommettono sulla vita dei concorrenti, già criticati in passato per il loro ruolo grottesco e caricaturale, sono stati in gran parte eliminati dal montaggio finale. Il motivo? La tensione narrativa.

In realtà avevamo girato molte più scene con i VIP,” ha raccontato la montatrice Nam Na-young a Entertainment Weekly. “Ma ogni volta che ci spostavamo nella sala VIP, l’intensità si affievoliva. L’attenzione emotiva sui concorrenti era fondamentale, e quindi abbiamo deciso di tagliare.”

Una scelta che ha premiato la coerenza drammatica della serie, soprattutto in una stagione in cui i giochi diventano ancora più inquietanti e spettacolari. Uno su tutti: la versione letale della corda per saltare, considerata dal cast e dai creatori come una delle prove più complesse mai realizzate.

Nel video dietro le quinte It Takes a Village, il creatore Hwang Dong-hyuk e altri membri del team – tra cui la star Lee Jung-jae, la scenografa Chae Kyoung-sun e il direttore della fotografia Kim Ji-yong – hanno raccontato come questa scena sia nata da un’idea profondamente nostalgica. “Il creatore del gioco, alla fine della sua vita, voleva tornare bambino,” ha detto Hwang. Un concetto che ha ispirato il set, ricreato con l’estetica di una stazione ferroviaria in stile retrò, evocativa del ritorno a casa tipico delle festività coreane.

In ogni caso la scelta di tagliare molte scene dei VIP si è rivelata vincente, dato che è stata la parte più criticata della serie. Infatti in molti non hanno apprezzato la performance recitativa degli attori che interpretavano questi grotteschi personaggi.

La terza stagione di Squid Game è ora disponibile su Netflix. E, come dimostrano queste confessioni, ogni scena è frutto di scelte narrative e tecniche pensate fin nei minimi particolari. Anche quando ciò significa mettere da parte personaggi secondari come i VIP, per lasciare spazio a ciò che davvero conta: il dramma umano dei partecipanti.