
La creatrice di Una mamma per amica sa chi è il padre del figlio di Rory
La creatrice di Una mamma per amica sa chi è il padre di Rory e spiega perché non ha intenzione di rivelarlo
Il finale del revival di Una mamma per amica
C’è soltanto una persona al mondo che conosce la verità sul finale del revival di Una mamma per amica. E quella è la creatrice della serie, Amy Sherman-Palladino. Lo show è andato in onda originariamente per sette stagioni tra il 2000 e il 2007.
A distanza di quasi 10 anni, nel 2016, Netflix ha prodotto la miniserie revival in quattro episodi Gilmore Girls – A Year in the Life. Il finale, soddisfacente e conclusivo, che abbiamo avuto con l’epilogo dello show è stato aperto nuovamente al termine del reboot.
Nel corso della quarta e ultima puntata infatti Rory ha confessato a sua madre di essere in dolce attesa. L’identità del padre del bambino che porta in grembo continua a essere ancora oggi un grande mistero senza risoluzione. L’unica persona a conoscere la verità sull’identità del padre è la creatrice di Una mamma per amica, Amy Sherman-Palladino.
Quest’ultima, nel corso di una recente intervista rilasciata a The Hollywood Reporter, ha parlato del motivo che l’ha spinta a lasciare il pubblico con un finale aperto. “Il finale sospeso era intenzionale perché la storia parlava della storia che si ripete e delle relazioni tra madri e figlie. Per me era molto meno importante chi fosse il ragazzo“, ha spiegato.
“Il mio approccio era: concentrarsi sempre su ciò che fanno le ragazze e sulla storia tra madre e figlia, perché è questo il tema centrale della serie – ha aggiunto – Abbiamo ragazzi meravigliosi e tutte le storie d’amore erano bellissime. So che il pubblico è molto coinvolto e che tutti i ragazzi sono estremamente belli e piacevoli da guardare, ma onestamente la serie riguarda le ragazze. Se nessuna delle due avesse avuto un fidanzato in sei anni, sarebbe andato comunque bene“.
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“Nella mia mente, so chi era il padre e so cosa fosse il bambino.Ma questo rimane nella mia mente“, ha poi concluso. Insomma, con molta probabilità non scopriremo mai l’identità dell’uomo.