Tom Felton rivela se prenderebbe in considerazione un sequel di Harry Potter

Tom Felton apre a un sequel di Harry Potter!

Tom Felton non direbbe affatto no a un eventuale sequel di Harry Potter! L’attore ha vestito i panni di Draco Malfoy per l’intera durata della saga cinematografica. Un ruolo che gli ha sicuramente cambiato la vita e che non perde occasione di ricordare. Di recente, infatti, Felton ha raccontato un aneddoto che lo ha visto protagonista sul set al fianco di Alan Rickman. Tom ha di recente scritto un libro, Beyond the Wand: The Magic & Mayhem of Growing Up a Wizard, in cui ripercorre i momenti più salienti della sua carriera. Nelle pagine del libro, di cui alcuni estratti sono stati riportati da LAD Bible, l’attore ha scritto che prenderebbe in considerazione l’idea di ritornare a interpretare Draco in un eventuale sequel.

Mentirei se dicessi che non lo prenderei in considerazione. Sicuramente non mi manca Draco Malfoy, ma sono molto legata a lui. Sembrava, ripensandoci ora, che Harry Potter sarebbe stato l’unica cosa nella mia vita. Ma c’erano molte, molte cose prima di questo

Un’apertura che non ci lascia sorpresi. In diverse interviste Tom Felton ha parlato di quello in Harry Potter come il ruolo che ha cambiato per sempre la sua vita. Nelle pagine dell’autobiografia l’attore è tornato a parlare anche del suo rapporto con Emma Watson. Qualche mese fa l’attrice ha raccontato di aver avuto una cotta (a quanto pare a senso unico) per il collega. “Entravo tutti i giorni e cercavo il suo numero sul foglio delle chiamate, che era il numero sette. Se il suo nome era sul foglio delle chiamate, era una giornata davvero emozionante. Aveva tre anni più di me me e mi diceva sempre ‘Sei come la mia sorellina‘”, ha ricordato. Nel libro Felton ha anche parlato delle sue difficoltà personali e ha rivelato che è stata proprio la Watson ad aiutarlo a parlare.

Leggi anche: Roe e il segreto di Overville, tutto sul primo romanzo di Daninseries

Alcune persone, in particolare Emma Watson, mi hanno incoraggiato a raccontare l’intera storia e a non limitarmi a raccogliere le parti più leggere. Non solo perché è stato catartico per me. Ma anche nella speranza che condividere quelle parti della mia storia possa aiutare altri che forse non stanno attraversando il momento migliore.