Sono ufficialmente terminate le riprese de L’Altro Te, il nuovo film diretto da Eitan Pitigliani, che promette di far discutere per il suo approccio diretto e provocatorio a un tema quanto mai attuale: l’uso compulsivo delle app di incontri sessuali tra i giovani.

Con Alessio Lapice, Miriam Dalmazio e Costantino Comito nei ruoli principali, il film rappresenta il pilota della serie “Un ragazzo senza nome” e si propone di indagare a fondo la dinamica tossica di seduzione, consumo e alienazione che spesso si cela dietro questi strumenti digitali.

L’Altro Te: trama 

L’Altro Te racconta una realtà sempre più diffusa: quella di un’interazione digitale dove il corpo diventa merce da scambiare e l’identità si dissolve in un vortice di immagini e promesse vuote. Attraverso una narrazione cruda e coinvolgente, la pellicola mette in luce i pericoli nascosti di queste piattaforme: narcisismo patologico, dipendenza affettiva, manipolazione psicologica e, nei casi peggiori, il rischio concreto per l’incolumità degli utenti più fragili.

Nelle app dominate da logiche di consumo immediato, il desiderio si trasforma in una corsa alla soddisfazione effimera, in cui la relazione umana viene annullata a favore di una pericolosa spersonalizzazione. Il film riflette su una società in cui l’empatia è assente e il domani non esiste, schiacciato dall’urgenza di un presente dominato dall’algoritmo e dalla performance.

l'altro te
Le prime immagini de L’altro te

Un cast d’eccezione e una produzione di altissimo livello

Prodotto da Giuseppe Alessio Nuzzo per Paradise Pictures, L’Altro Te vanta un cast d’eccezione: Alessio Lapice (Il Primo Re, Imma Tataranni), Miriam Dalmazio (Il Cacciatore, Costanza), Costantino Comito (Mascaria), con la partecipazione speciale di Francesca Antonelli e Cinzia Susino.

Il progetto si avvale inoltre di un team tecnico di grande prestigio: Vladan Radovic alla fotografia (David di Donatello per Anime Nere), Marco Spoletini al montaggio (3 David per Dogman, Gomorra e Io Capitano), Marco Biscarini alle musiche, Carlo Rescigno alla scenografia e Monica Celeste ai costumi.

Il film è scritto da Eitan Pitigliani insieme ad Anna Cuocolo, anche produttore associato con Giampiero Cirotto e Daniele Cipriani. Dopo i successi di “Like a Butterfly” e “Insane Love”, Pitigliani torna alla regia con un’opera che promette di essere un pugno nello stomaco e una riflessione necessaria sull’identità, il desiderio e la solitudine digitale.