Gli Incredibili 2 recensione: non pensate troppo presto che Helen sia la protagonista indiscussa

Nel suo modo scherzoso e divertente, anche il secondo capitolo de Gli Incredibili affronta tematiche importanti che si nascondono tra le scene e le mille peripezie che la famiglia Parr, soprattutto nella figura di Bob, deve affrontare.

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La dinamica di “inversione” tra lui de Helen – Elastigirl è la figura principale del piano di Devor mentre Mr. Incredibile è momentaneamente messo da parte – diventa non solo divertente, ma anche rappresentativa di una società che vede gli uomini forse troppo timorosi di lasciar spazio al talento femminile nell’ambito lavorativo.

La critica alla “società maschilista” è presto riequilibrata, rendendo i due ruoli completamente interscambiabili, pur con le loro necessarie e straordinarie peculiarità.

Se parliamo della figura femminile nel film, Elastigirl non è l’unica che merita una menzione speciale. Evelyn Devor viene descritta come la grande mente pensante dietro la società fondata con il fratello: se Winston è l’immagine, lei è colei che inventa i dispositivi di comunicazione che rivestiranno un’importante compito nella riabilitazione del nome dei supereroi. Inoltre, fateci caso, è incredibilmente somigliante ad Angelina Jolie!

Al contempo, non possiamo dimenticare la straordinaria e sempre fantastica Edna, ancora una volta con la voce peculiare di Amanda Lear. L’estro creativo della donna unito al suo carattere come sempre poco affabile non fa altro che farcela amare ancora di più.

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