Sempre secondo The Guardian, ad essere minacciati dalla diffusione dei dati sarebbero specialmente Emilia Clarke, Peter Dinklage e Lena Headley, i quali per parte loro non hanno al momento rilasciato alcuna dichiarazione in merito, forse soprattutto per provare a stornare l’attenzione dei media dall’intera faccenda.
Questo episodio – non certo un unicum nel mondo della televisione e dello spettacolo in genere – sta in effetti cominciando ad assumere una portata a dir poco biasimevole, giacché lesivo non più soltanto degli indiscutibili interessi finanziari di un colosso come la HBO, la quale ogni anno incassa proprio grazie a Game of Thrones alcuni dei suoi più ingenti ricavi, ma ormai soprattutto della privacy delle star. Nell’era dell’informatica sembra che il privato stia sempre più assumendo una pericolosa connotazione di relatività. Speriamo dunque che, dopo le minacce, intervenga almeno il buonsenso, concetto per fortuna ben lungi dal poter perdere il suo valore assoluto.
"Se fosse una commedia romantica" - Scopri di più sul romanzo del momento.