Prime anticipazioni della seconda stagione di The Handmaid’s Tale con Elisabeth Moss, dopo l’emozionante e intenso finale.
Le pagine del romanzo di Margaret Atwood che ha ispirato la serie di Hulu con Elisabeth Moss e Samira Wiley (da poco tornata anche con Orange is the New Black) proseguiranno a vivere attraverso la seconda stagione di The Handmaid’s Tale, terminato nella serata di martedì in America con l’ormai consueto successo.
In un finale che è tornato ad alzare vertiginosamente il grado di tensione emotiva e di pathos caratteristico della serie, Elisabeth Moss ha dato vita nello specifico ad un’interpretazione davvero intensa, la quale da sola costituirebbe un esclusivo lasciapassare per i prossimi Emmy.
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La trasposizione dell’universo distopico e misogino della Atwood, tuttavia, è riuscita non solo in virtù di una adeguata scelta degli interpreti, ma anche per la vera e propria bellezza formale dell’insieme, che va da una magistrale fotografia ad una regia danzante, dalle scenografiche coreografie delle ancelle ai colori talvolta abbaglianti dei costumi.
Entra nel nostro gruppo WhatsApp per esser sempre aggiornato su serie tv e cinemaLe prime indiscrezioni di Bruce Miller su The Handmaid’s Tale 2
Ci si augura perciò che, seppur nel pericolo di poter paradossalmente risultare statico dal punto di vista narrativo nonostante la sua dinamicità visiva, The Handmaid’s Tale prosegua ancora per molto. Sicuramente lo farà per una seconda stagione, della quale il creatore e showrunner Bruce Miller ha già parlato a EW.
“La seconda stagione esplorerà molto di più del mondo di Gilead, e fortunatamente c’è molto da ricavare nel libro, perciò anche se in un certo qual modo ci stiamo muovendo oltre il libro, possiamo rimanere fedeli al mondo e all’atmosfera della Atwood, che tutti noi amiamo molto”.
Il cliffhanger con cui si è chiuso l’ultimo episodio, in cui June è salita sul camion nero degli Occhi diretta verso una destinazione misteriosa e di esclusiva conoscenza delle forze armate della repubblica di Gilead, lascia aperta la strada alla prospettiva di una punizione o di un isolamento dell’ancella protagonista dalla famiglia Waterford. Ma le parole del creatore della serie restano criptiche nella loro vaghezza.
“(In un finale di stagione, ndr) di solito si vuole qualcosa di soddisfacente ma che proponga anche qualcosa di nuovo”.
Anche se in questo caso la novità – aggiungiamo noi – ha ancora contorni piuttosto sfocati.