
Paul Wesley apre a un possibile sequel di The Vampire Diaries
Paul Wesley viene interrogato su un possibile sequel di The Vampire Diaries e la sua risposta accende le speranze
Le parole di Paul Wesley
Un ritorno di Paul Wesley nei panni di Stefan Salvatore in un sequel di The Vampire Diaries è davvero così improbabile? Le ultime dichiarazioni rilasciate dall’attore hanno acceso le speranze dei fan.
Solo giorni particolarmente intensi per i seguaci della serie The CW. Qualche giorno fa è stato rilasciato il libro I Was Feeling Epic: An Oral History of The Vampire Diaries in cui sono emersi parecchi retroscena inediti dal set. Nina Dobrev, ad esempio, ha svelato per la prima volta che dietro il suo addio ci sono stati problemi legati al cachet percepito.
Ian Somerhalder invece ha raccontato di aver cambiato idea sui Delena a causa del comportamento dei sostenitori della coppia sui social. Lo stesso Ian ha anche rivelato di aver pensato di abbandonare lo show durante la terza stagione a causa dell’evoluzione della storyline del suo personaggio.
Ad aggiungere altra benzina sul fuoco ci ha pensato Paul Wesley. L’attore è stato di recente ospite su Entertainment Weekly per promuovere il finale della terza stagione di Star Trek: Strange New Worlds, in cui interpreta il ruolo ricorrente di James T. Kirk.
L’intervista, realizzata in coppia con il collega Ethan Peck (Spock), ha dato l’occasione per parlare anche di un possibile sequel di The Vampire Diaries. “Io penso che il problema maggiore è che i vampiri non dovrebbero invecchiare – ha dichiarato Paul, che ha poi ironizzato con Peck – Ora dovresti dire ‘Paul sembri lo stesso’“.
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Wesley ha poi aggiunto una piccola postilla che ha acceso le speranze dei fan. “Il mio personaggio, teoricamente, è stato congelato per sempre all’età di 17 anni. Perciò se ci fosse un incantesimo magico che facesse invecchiare Stefan, allora forse…“, sono state le sue parole. Che sia una timida conferma? Indubbiamente l’uscita del libro e le continue dichiarazioni dei protagonisti hanno attuale il dibattito su uno show che ha chiuso i battenti ormai da otto anni.