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Fiction e Soap Opera

Margherita Aresti, un anno d’oro tra Un professore e Noi siamo leggenda – INTERVISTA

Stefano D Onofrio | 7 Dicembre 2023

Interviste Un professore

L’anno d’oro di Margherita Aresti, attualmente in tv con due importanti progetti: Un professore e Noi siamo leggenda

A tu per tu con Margherita Aresti

È un finale di 2023 davvero elettrizzante per Margherita Aresti. Un autunno da incorniciare per l’attrice del frusinate, che si ritrova tra i protagonisti di due progetti importanti della tv di Stato. Il mercoledì è su Rai Due con Noi siamo leggenda, nuovo teen drama che racconta la storia di un gruppo di adolescenti alle prese con doni straordinari.

Il giovedì sera possiamo invece guardarla su Rai Uno nel cast della seconda stagione di Un professore. Nella fiction campione di ascolti veste i panni di Nina, una nuova studentessa della classe del prof Dante Balestra che si avvicina particolarmente al personaggio di Manuel. Un ruolo delicato, il suo, che entra a gamba tesa in una storyline molto apprezzata dal pubblico (quella dei “Simuel“).

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Una carriera iniziata da poco ma che le sta portando grosse soddisfazioni. Margherita è giovane ma ha la saggezza e l’umiltà di chi sa che lo studio è un elemento imprescindibile per chi vuole perseguire i propri sogni. Abbiamo raccolto le sue impressioni sul momento d’oro che sta vivendo e provato a conoscere qualcosa di più di lei.

Ecco cosa ci ha raccontato

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Margherita Aresti in Noi siamo leggenda – foto Rai

D: Il mercoledì su Rai Due con Noi siamo leggenda, il giovedì su Rai Uno con Un professore 2. Che emozione si prova ad accendere la tv e vederti in onda per due sere consecutive?

R: Più che emozione direi imbarazzo, nel senso che faccio sempre un po’ fatica a riguardarmi, inizio a vedere tutto ciò che devo migliorare. Mi sento così piccola di fronte a questo grande mondo e la mia ambizione è di crescere come attrice e diventare sempre più brava.

D: Viola in “Noi siamo leggenda” e Nina in “Un professore”. Cosa hanno in comune tra di loro e cosa hai in comune tu con ognuna di loro? 

R: In Viola mi rivedo nel suo tormento, in questo suo contrasto tra forza e fragilità e questa sua voglia di combattere per cambiare le cose. Con Nina mi sono dovuta compenetrare di più per capire cosa vuol dire trovarsi in un paese nuovo e probabilmente sentirsi fuori posto. Anche io a scuola mi sentivo un po’ fuori posto, ho sempre esternato il mio sogno di voler diventare un’attrice ma spesso non venivo presa seriamente, ma fortunatamente questo non mi ha condizionata nella scelta anzi l’ha solo che fortificata.

D: “Noi siamo leggenda” è una serie a cui forse il pubblico generalista della Rai non è abituato. Cosa ti ha convinta ad accettare questo ruolo?

R: Mi ha convinta il mio personaggio. Viola nasce come un personaggio che non deve piacere o risultare per forza simpatico, molto spesso abbiamo la testa piena dei nostri giudizi e di quelli altrui e di Viola ho sempre ammirato il suo modo di fregarsene e di conseguenza la sua totale libertà. Questo mi ha dato la voglia di scoprirla fino in fondo perché sapevo che da lei avrei imparato qualcosa.

D: Hai mai avvertito il timore che questo progetto potesse risultare incompreso?

R: Timore sempre, non per questo progetto ma per tutti i progetti. Quando ci sei dentro dedichi anima e corpo come è giusto che un attore debba fare e ti metti a servizio del personaggio. Ovviamente quando si inizia ad analizzare un qualcosa arrivano di conseguenza i primi dubbi e ci si pongono tante domande ma penso che questo faccia parte del processo.

D: Qual è stata la prima persona (un familiare, un amico, un personaggio famoso, ecc) che hai visto come un supereroe?

R: I primi eroi che ho visto sono stati dentro casa, mia madre e mio padre, nel vedere come si completavano l’uno con l’altro, una forza d’amore piena di vitalità. Attraverso questo mi hanno trasmesso come prima cosa l’empatia e la condivisione.

Margherita Aresti, la sua Nina in Un professore

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Margherita Aresti in Un professore 2 – foto Rai

D: Il ruolo di Nina in “Un professore” non è facile. Entri in corsa in una serie già molto amata e si percepisce sin dalle prime puntate che il tuo personaggio avrà un legame speciale con Manuel, che i fan <<shippano>> con Simone. Temi un po’ le reazioni del pubblico? Da telespettatrice, che finale sceglieresti per Manuel?

R: Non temo le reazioni del pubblico fino a quando si parla di personaggi. Anzi interpretare un ruolo è sempre una responsabilità perché da attrice stai raccontando una vita e speri sempre di riuscire a trasmetterla. Poi è come nella vita non sempre le cose vanno come vogliamo e a quel punto non possiamo disperarci ma possiamo provare a cambiare punto di vista, almeno io faccio così. È bellissimo avere un pubblico che partecipa attivamente con le proprie emozioni e cresce insieme ai personaggi. Nina sicuramente sarà un bel colpo di scena in questa nuova stagione e anche grazie a lei Manuel maturerà molto. Manuel è un personaggio pieno di colori a cui è difficile non affezionarsi e io personalmente spererei in un bel finale che possa evidenziare ancora meglio la sua ironia e la sua libertà e poi chissà…magari una bella storia d’amore con Nina perché no!

D: Che accoglienza hai avuto sul set da un gruppo già affiatato?

R: Il primo giorno quando sono arrivata sul set ero piena di energia, di adrenalina e con tanta curiosità. Questa è una delle mie prime esperienze, sto cominciando ora quindi per me è tutto nuovo e i ragazzi sono stati davvero speciali dal primo giorno. Non mi sono mai sentita fuori posto, da subito si è creato un grande feeling.

D: Nina si presenta in classe con una frase: “Non parlo del passato perché mi interessa solo del presente”. È una frase che ti rispecchia?

R: Mi rispecchia in parte. Penso che il passato sia fondamentale perché è la nostra esperienza e quindi è ciò che ci determina. Come mi ha trasmesso Yvonne D’Abbraccio, la mia insegnate di recitazione, noi siamo un centro in movimento, ogni giorno ci rinnoviamo e di conseguenza non saremo più quelli di ieri pure essendolo.

Margherita Aresti, i progetti futuri

D: Che caratteristica e/o qualità del tuo lato professionale ti auguri di non perdere nel tempo?

R: Mi auguro di non perdere mai la mia volontà il mio rigore che mi hanno portata ad essere ciò che sono oggi anche se mi sento sempre in continuo movimento giorno dopo giorno. E mi auguro di continuare a vedere la Bellezza in ogni cosa anche dove i nostri occhi non arrivano a vedere. Tutto questo me lo sta insegnando l’arte della recitazione a cui sono davvero grata come lo sono con la mia madrina Yvonne D’Abbraccio che mi ha scoperta e dopo una lunga selezione di provini ho vinto la borsa di studio al Centro Nazionale di Cinematografia YD’Actors – Yvonne D’Abbraccio Studio, un luogo magico, un tempio sacro che mi sta guardando crescere.

D: Stai lavorando a qualcosa in questo momento?

R: In questo momento sto lavorando ad un progetto di cui non posso parlare, posso dire però che mi sta dando molto e forse la cosa che mi sta insegnando di più è che per diventare la brava attrice che vorrei diventare non bisogna mai risparmiarsi e quindi studiare studiare studiare! So che al momento gli strumenti che ho come attrice non sono abbastanza quindi spero che lo studio e la dedizione mi aiutino ad acquisirne sempre di più.

D: La tua serie tv preferita?

R: Ne ho diverse, una di queste è Shameless.