Game of Thrones: la storia di Jaime Lannister
Sembra che in giochi non vi fosse solo la fredda logica dello stratega (“uccido Daenerys e pongo fine alla guerra”), ma anche un istinto più primordiale, scaturito da certi ricordi di Jaime e da alcune sue esperienze passate. Come ben ricordiamo, Jaime era il capo della Guardia Reale del Re Folle, Aerys II, il padre di Daenerys. Durante la guerra dell’Usurpatore e nello specifico, durante la presa di Approdo del Re, Aerys ordinò a Jaime di portargli la testa di Tywin Lannister e di bruciare tutta la città.
Ormai conscio della distruttiva follia del Re, Jaime decise di agire d’impulso e lo trafisse con la spada, segnando così la fine della dinastia dei Targaryen sul trono (dato che Robert Baratheon aveva fatto eliminare tutti i piccoli Targaryen, tranne Daenerys e Viserys che erano riusciti a fuggire). Questo gesto estremo, dettato dalle circostanze e non da un vero tradimento, valse a Jaime il soprannome di “Sterminatore di Re”. Da allora, tutti hanno considerato Jaime Lannister come uno sconsiderato e un traditore: queste sono tutte cose che Jaime stesso spiega a Brienne, in una scena della quinta stagione.
"Se fosse una commedia romantica" - Scopri di più sul romanzo del momento.Entra nel nostro gruppo WhatsApp per esser sempre aggiornato su serie tv e cinema“Mi disse di portargli la testa di mio padre. Poi si voltò verso il suo piromante e gli disse: ‘bruciali tutti’. ‘Bruciali nelle loro case, bruciali nei loro letti, bruciali tutti’.”