
Emma Watson svela come è stata scelta per il ruolo di Hermione
Emma Watson racconta il provino che le cambiò la vita: dai Beanie Babies ai portafortuna, così fu scelta per interpretare Hermione in Harry Potter
Emma Watson racconta come è stata scelta per Hermione: “Avevo con me i miei portafortuna”
All’età di appena 11 anni, Emma Watson è entrata nel cuore di milioni di spettatori vestendo i panni di Hermione Granger nella saga di Harry Potter. Oggi, a oltre vent’anni da quel debutto, l’attrice è tornata a parlare del provino che ha cambiato la sua vita, rivelando dettagli curiosi e inaspettati.
A differenza di Daniel Radcliffe, che aveva già avuto esperienze in TV e al cinema, e di Rupert Grint, che studiava teatro, Emma Watson non aveva mai recitato a livello professionale. In un’intervista al podcast On Purpose di Jay Shetty, ha raccontato:
“Non ho frequentato scuole di arti performative e non avevo alcuna esperienza. Ma la produzione stava cercando ragazzi in tutta la Gran Bretagna e così hanno chiesto alla mia scuola di proporre degli studenti. Io ero tra i dodici selezionati per un’audizione.”
Emma Watson non si è presentata al provino a mani vuote. Da bambina determinata e un po’ superstiziosa, ha deciso di portare con sé alcuni piccoli “aiuti magici”:
“Avevo questo senso inspiegabile di destino. Ricordo di aver messo nello zaino sette Beanie Babies e diversi portafortuna. Mi sembrava che dovessero accompagnarmi.”
Una scelta tenera e bizzarra, ma che racconta bene la sua convinzione di essere fatta per quel ruolo.
Non era solo fortuna. Emma Watson era già profondamente legata al mondo creato da J.K. Rowling: suo padre le leggeva i romanzi prima di dormire e durante i viaggi in macchina. Per lei, Hermione non era solo un personaggio da interpretare, ma un’amica immaginaria già familiare.
“Ho sempre saputo che non avrei mai fatto audizioni per nessun altro ruolo. Era lei o niente. Poveri i miei genitori: se non l’avessi ottenuto, sapevano quanto ne sarei rimasta distrutta.”
Il percorso verso la maglia di Hogwarts non fu immediato: Emma dovette affrontare ben nove audizioni in un anno e mezzo. Nonostante la giovane età, non si perse d’animo, convinta che il ruolo fosse suo. E sul set de La Pietra Filosofale dimostrò di avere non solo talento, ma anche disciplina: imparava non solo le sue battute, ma anche quelle dei colleghi, proprio come avrebbe fatto la diligente Hermione.
Guardando indietro, Emma Watson definisce quell’opportunità una vera e propria lotteria vinta. Con un misto di fede, dedizione e qualche talismano infantile, trasformò un sogno in carriera. Il risultato? Uno dei casting più iconici della storia del cinema contemporaneo.