
Ashby Gentry rivela di aver sofferto per una scena di Alex in Uno splendido errore
Ashby Gentry ha raccontato in un’intervista di aver particolarmente sofferto nel girare una scena di Alex in Uno splendido errore
La confessione di Ashby Gentry
Quando si parla di dedizione alla causa si potrebbe citare anche la passione di Ashby Gentry per il suo lavoro. Il giovane attore ha raggiunto la popolarità mondiale grazie al ruolo di Alex in Uno splendido errore, la serie Netflix che è di recente tornata con la sua seconda stagione.
Nel corso di un’intervista rilasciata a cuore aperto Ashby ha parlato delle difficoltà che ha riscontrato per essere il personaggio più “odiato” dello show. Alex è infatti nel mezzo di un triangolo che vede coinvolto anche suo fratello Cole. Entrambi provano qualcosa per Jackie, la ragazza entrata nelle loro vite nella prima stagione.
Gentry ha confessato che sente così tanto il ruolo che è chiamato a interpretare che ha sofferto molto in diverse occasioni. L’attore ha ricordato il momento della prima stagione in cui Jackie ha baciato Cole alle spalle di Alex.
“Mi ha ferito, l’ho sentito davvero. E il motivo è che, almeno quando lavoro, tutti i sentimenti sono reali – ha spiegato in un’intervista rilasciata a US Weekly – Quando ricordo di aver detto ‘Ti amo’ e lei non mi ha ricambiato, mi ha fatto davvero male, ad Ashby. I sentimenti sono reali, che la storia sia vera o meno“.
Ashby Gentry ha parlato anche del cambiamento fisico che ha fatto il suo personaggio tra la prima e la seconda stagione. “Quando ho letto il copione dell’episodio pilota per l’audizione, il compito era sempre: ‘Tu non sei come Cole, lui è quello convenzionalmente attraente. È la scultura di marmo’“, ha spiegato.
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“Ho letteralmente descritto questo concetto al nostro costumista dicendo: ‘Lui è la scultura di marmo, il David. E io sono come un disegno stilizzato da cartone animato’. Non lo intendevo in senso negativo, vedevo semplicemente che entrambi erano attraenti, ma in modi diversi. Uno in modo più convenzionale e tradizionale, l’altro in modo più comportamentale e quasi alternativo“, ha raccontato Ashby.