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News e anticipazioni

La vera Martha di Baby Reindeer nega le accuse di stalking

Martina Pedretti | 10 Maggio 2024

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Fiona Harvey, la vera Martha Scott di Baby Reindeer esce allo scoperto e nega tutto quello che la serie racconta

Fiona Harvey, la vera Martha di Baby Reindeer, nega tutto

Baby Reindeer è una delle serie Netflix del momento ed è già tra le più viste di sempre. Ora che è diventata così popolare, in molti si sono messi a indagare sulla vera storia del protagonista, Richard Gadd, e si è scoperto che Martha, la donna su cui probabilmente si basa la serie, è Fiona Harvey.

Quest’ultima si è fatta avanti per mettere le cose in chiaro su Baby Reindeer, facendosi intervistare in TV da Piers Morgan. La serie Netflix si basa infatti sull’esperienza di vita di Richard Gadd, in cui viene perseguitato da una donna, chiamata Martha nella serie e interpretata da Jennifer Gunning.

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Durante l’intervista al Piers Morgan Uncensored, Fiona Harvey ha negato le accuse di stalking, dichiarando che Richard Gadd ha inventato gran parte della storia, e che è stata lei a rifiutare le sue avanches. Nel suo racconto ha svelato anche di voler intentare una causa contro Gadd, Netflix e altri associati alla serie.

Nell’intervista durata quasi un’ora, Fiona Harvey ha negato quindi di aver perseguitato Gadd, dicendo che tutto quello che si vede nella serie Baby Reineer è completamente falso. “La serie è molto diffamatoria per me…. Non sono una stalker. Non sono stata in prigione. E non sono una criminale“, ha sostenuto la donna.

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Fiona Harvey si è poi lamentata di non aver ricevuto scuse da Richard Gadd, dal servizio di streaming o da altri associati di Netflix. Questo neanche dopo essere stata molestata da quelli che ha chiamato “investigatori di Internet”. “Mi hanno rintracciato, perseguitato e minacciato di morte, quindi è stato non è proprio una scelta farsi avanti”, ha rivelato.

Alla fine di aprile, poco dopo il debutto dello show, Richard Gadd ha implorato il pubblico di non cercare le persone che avevano ispirato la serie. Infatti ha scritto: “Non è questo lo scopo del nostro show”. Nel frattempo, il responsabile politico di Netflix ha dichiarato in un’audizione al Parlamento britannico che lo streamer ha preso “ogni ragionevole precauzione nel mascherare le identità nella vita reale delle persone coinvolte in quella storia”.

Fiona Harvey ha affermato di non aver guardato Baby Reindeer, pur contestando però la rappresentazione di Martha, dicendo: “È un’opera di finzione. È un’opera di iperbole, come ho sempre detto. E ci sono due fatti veri in questo. Che lui si chiama Richard Gadd e he lavora come barista all’Hawley Arms. E ci siamo incontrati due o tre volte”.

Secondo la donna poi Richard Gadd non ha prove per dimostrare la sua storia, in particolare riguardo le presunte centinaia di suoi messaggi vocali che lei avrebbe inviato. Fiona Harvey sostiene che l’unico modo in cui ciò sarebbe potuto entrare in possesso di così tanti vocali con la sua voce era che l’avesse registrata al bar.

Inoltre ha sostenuto che è “categoricamente” falso che fosse mai stata sorpresa a sbirciare dalla sua finestra e che lei gli avesse inviato il numero di e-mail e messaggi sui social media che lo show mostra. “Ci sono state circa due mail, circa 18 tweet, una sola lettera e zero messaggi su Facebook in tutto. E non l’ho mai disturbato durante un suo spettacolo comico”.

In Baby Reindeer Richard Gadd racconta di aver ricevuto invece ben 41.000 e-mail e 100 lettere mentre presumibilmente “Martha” lo perseguitava.

Una parte che ha ammesso potrebbe essere basata sulla realtà è la fonte del titolo della serie, ammettendo che aveva una renna giocattolo. “Avevo una renna giocattolo, quella parte è vera, e c’erano le renne nei negozi perché era Natale. Era una battuta. Quindi ho inavvertitamente scritto io il nome dello spettacolo”.

Secondo Fiona Harvey Richard Gadd ha inventato quindi gran parte della storia. Infine ha svelato che il suo ultimo messaggio mandato al comico recita: “Lasciami in pace, per favore, e fatti una vita, trovati un lavoro decente.”

Ecco l’intervista completa: