Maura e i figli Ali, Sarah e Josh ancora alle prese con i guai della famiglia nel trailer di Transparent 4, la serie di Amazon a tematica LGBT.
“La famiglia fa schifo, ma è importante”: così si esprime la fragile e instabile Sarah Pfefferman (Amy Landeker) nel nuovo trailer della quarta stagione di Transparent. La premiata serie di Amazon (8 Emmy Awards all’attivo) incentrata sulla vita di un nucleo familiare di Los Angeles che vive la sua sessualità senza filtri o sovrastrutture, nel modo cioè più istintuale e trasparente, sta per tornare, o meglio ha lanciato i primi segnali del suo prossimo ritorno.
Fluido è infatti il periodo dell’anno in cui lo show ideato da Jill Soloway è sempre stato pubblicato sulla piattaforma di intrattenimento, e oscilla tra i principi dell’autunno e il cuore dell’inverno. Secondo alcuni portali americani è tuttavia ancora possibile che l’ultima tendenza a posticipare la messa in onda declini proprio con la quarta stagione, specialmente considerando la recente pubblicazione del promo.
"Se fosse una commedia romantica" - Scopri di più sul romanzo del momento.Transparent 4 | Ecco il promo della quarta stagione
Entra nel nostro gruppo WhatsApp per esser sempre aggiornato su serie tv e cinemaLe cose tra i Pfefferman sembrano un po’ cambiate, ma sempre seguendo il flusso naturale di eventi dell’ultima stagione: dopo aver perso il lavoro, Josh (Jay Duplass) torna a vivere con la madre; Sarah cerca di ricostruire la sua famiglia; e Ali (Gaby Hoffmann) si appassiona sempre più al giudaismo. Nel contempo, Maura (Jeffrey Tambor) è costretta a rinunciare consapevolmente all’operazione di riassegnazione di sesso, e persino alla terapia ormonale. Forse anche per questa ragione, quando la figlia le propone di assaggiare delle caramelle gommose alla marijuana, non se lo lascia ripetere due volte e ne ingoia una intera.
“Tra un po’ ti sballerai!”, le dice la figlia con divertita meraviglia. Ed è ciò che per certi versi si aspettano anche gli spettatori della prossima stagione: di divertirsi con le risate generate dalle atipiche (per noialtri) dinamiche di una famiglia che agli occhi di qualcuno potrà anche “fare schifo”, ma che per i più dovrebbe al contrario assurgersi a modello di libertà e convivenza.