In Stranger Things 3 si nasconde un easter egg a tema Beetlejuice
Nella terza stagione di Stranger Things si nasconde un easter egg che omaggia il film Beetlejuice. Lo avevate notato?
Stranger Things e l’easter egg di Beetlejuice
Sicuramente avrete visto la terza stagione di Stranger Things, ma molto probabilmente vi siete persi un easter egg ben nascosto che omaggia il film Beetlejuice.
"Se fosse una commedia romantica" - Scopri di più sul romanzo del momento.Fin dal suo debutto nel 2016, la serie ha abituato il pubblico a scovare riferimenti sottili a celebri franchise del passato. Con la terza stagione, i Duffer Brothers, creatori dello show, hanno portato questa tradizione a un livello successivo, includendo un cenno anche a Winona Ryder, che interpreta Lydia Deetz nel film del 1988 e nel suo sequel ora al cinema. In Stranger Things è invece Joyce, la madre di Will.
Entra nel nostro gruppo WhatsApp per esser sempre aggiornato su serie tv e cinemaStranger Things è spesso definito come una vera e propria lettera d’amore agli anni ’80. Matt e Ross Duffer hanno dichiarato apertamente di essersi ispirati alle opere di quel decennio, utilizzandole come base per la loro serie su Netflix. Ambientata negli anni ’80, lo show pullula di riferimenti a opere di registi come Stephen King, John Carpenter e Steven Spielberg. Molti di questi easter egg sono facilmente riconoscibili, ma alcuni richiedono un’attenzione maggiore da parte degli spettatori.
Dopo il debutto della terza stagione, i Duffer Brothers hanno segnalato su Twitter che un easter egg era nascosto nel secondo episodio. Poco dopo, i fan più attenti hanno individuato un riferimento al film Beetlejuice nella casa del signor Clarke. Nella scena, Joyce cerca risposte sui magneti che si staccano dal suo frigorifero e si presenta senza preavviso dall’insegnante di scienze di suo figlio. Durante il suo colloquio con Clarke, una panoramica della telecamera rivela un modello della città di Hawkins con una piccola lapide che riproduce esattamente quella di Beetlejuice.
Nel film originale, la Lydia di Winona Ryder e la sua famiglia si trasferiscono in una casa infestata. Alla fine sono però i fantasmi che la abitano a chiamare Beetlejuice, il bio-esorcista, per liberarsi dei nuovi inquilini. La lapide nel modellino di Clarke è un chiaro riferimento a quella che appare nel cimitero all’interno del modello di Winter River creato da Adam nel film.
Nonostante una discrepanza temporale – la terza stagione di Stranger Things è ambientata nel 1985, mentre Beetlejuice uscì nel 1988 – i Duffer Brothers hanno comunque colto l’occasione di includere questo intelligente omaggio, rendendolo un tributo alla carriera di Winona Ryder, la cui carriera esplose proprio in quel periodo.
Ora Beetlejuice è tornato al cinema con un nuovo film, in cui fa ritorno anche Winona Ryder.