L’omaggio di Shay Mitchell
Puoi togliere una Liar da Pretty Little Liars ma non potrai mai togliere Pretty Little Liars da una Liar. E lo sa bene Shay Mitchell. L’attrice è stata una delle protagoniste storiche dell’intera durata del teen drama. Suo il ruolo di Emily Fields, una delle quattro protagoniste principali che ha fatto parte del cast per l’intera sua durata.
Terminata l’esperienza con lo show da ormai più di sei anni, la Mitchell ha proseguito con la sua carriera di attrice. Nel frattempo Shay ha anche aperto la sua personale azienda e ha iniziato a produrre borse e valige. In questi giorni l’attrice ha anche lanciato una linea speciale in partnership con l’uscita del nuovo film di Barbie.
"Se fosse una commedia romantica" - Scopri di più sul romanzo del momento.Entra nel nostro gruppo WhatsApp per esser sempre aggiornato su serie tv e cinema
Oggi però non vogliamo parlarvi delle velleità imprenditoriali della Mitchell. Vogliamo invece soffermarci su un video apparso sul suo profilo Instagram che ha fatto esultare di gioia i fan di PLL. Shay Mitchell si è infatti divertita a ricreare l’iconica sigla di apertura della serie utilizzando delle Barbie.
“Dovevo farlo“, scrive Shay come didascalia di questo divertente post. Un omaggio vero e proprio a uno show che le ha dato popolarità e successo permettendole di intraprendere anche attività imprenditoriali.
In questi giorni la Mitchell è finita al centro della scena a causa di alcune confessioni di una sua ex collega, Lindsey Shaw. L’interprete di Paige ha infatti raccontato di essere stata licenziata dal set di PLL a causa di problemi di dipendenza dalla droga.
“hay ha provato a portarmi dalla sua nutrizionista per aiutarmi ad avere una corretta alimentazione. Ogni volta, mi portava frullati di proteine per farmi mangiare, ma io non li accettavo. È stato terribile“, ha rivelato la Shaw.
Leggi anche la trilogia di Roe: tutto sui romanzi di Daninseries
A quel punto è stata Marlene King, creatrice di Pretty Little Liars, a prendere una decisione licenziando la Shaw. “Un giorno l’ufficio di Marlene mi ha chiamato e mi ha comunicato che potevo andare via. Marlene mi ha rassicurata che questa scelta non dipendeva dal mio talento, ma dal mio problema. Mi ha anche raccomandato di cercare aiuto“.