One Piece non sarebbe esistito senza l’interprete di Luffy perfetto

L’importanza di Luffy in One Piece

Riuscireste a immaginarvi un One Piece senza Luffy perfetto? Molto probabilmente no ed è della stessa lunghezza d’onda anche lo showrunner del live action, Steven Maeda. Lo sceneggiatore della serie Netflix ha infatti dichiarato in un’intervista a Comic Book che, se non avessero trovato un interprete idoneo per interpretare Cappello di Paglia, non sarebbero andati avanti con la produzione.

“È una cosa davvero difficile per Luffy in particolare, il Luffy del live-action poteva essere davvero fastidioso se non si avessimo scelto il cast giusto – ha dichiarato Maeda – credo che abbiamo trovato il ragazzo più genuino e gentile che potesse incarnare questo personaggio“.

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Maeda ha poi sottolineato quanto la scelta di Inaki Godoy nei panni di Luffy sia stata importante. “L’ho già detto e lo ribadisco: se Iñaki non avesse fatto parte di questo show, non so se sarebbe esistito. Non avevamo un sostituto che ci entusiasmasse e che fosse altrettanto bravo. Quindi, una volta visto Iñaki, abbiamo pregato di riuscire a fargli concludere il contratto e a far sì che si realizzasse“, ha spiegato.

“Era davvero la colla che univa tutto insieme. Penso che Taz, Emily, Mackenyu e Jacob e tutti gli altri fossero legati in un modo davvero speciale e che incarnassero quei personaggi – ha aggiunto lo showrunner – ed è stato davvero un piacere vederli crescere e ‘abitare’ quei personggi e vedere ciò che hanno fatto. Ma sì, Inaki era la colla che li univa“.

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La scelta di Godoy nei panni di Luffy è stata perciò essenziale per decidere di andare avanti con il live action di One Piece. Nel frattempo la serie è stata rinnovata per una seconda stagione, di cui però ancora non si conoscono molti dettagli.

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Quel che sembra assai probabile è che nella nuova annata assisteremo all’arrivo del personaggio di Chopper. La renna parlante, che nell’anime e nel manga diventa il medico della ciurma di Luffy, è uno dei personaggi più attesi dal pubblico. Sarà perciò interessante scoprire come la produzione trasformerà in carne e ossa (o quasi) Chopper.