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gabriel basso

News e anticipazioni

Gabriel Basso ha controfigure in The Night Agent? L’attore svela la verità

Stefano D Onofrio | 17 Aprile 2023

The Night Agent

Gabriel Basso ha delle controfigure durante le scene di azione e di lotta in The Night Agent? L’attore racconta la verità

Le parole di Gabriel Basso

Gabriel Basso sta ottenendo un successo senza precedenti grazie a The Night Agent. Nella serie campione di visualizzazioni di Netflix, che è stata rinnovata per una seconda stagione, l’attore veste i panni dell’FBI Peter Sutherland. Il ‘night agent’ viene coinvolto, suo malgrado, in una serie di sfortunati eventi che lo porteranno in un mare dominato di squali e in cui non può fidarsi di nessuno.

Nel corso delle prime 10 puntate dello show Basso è coinvolto in una serie di scene di lotta e di azione. E, a quanto pare, gran parte di questi momenti sono stati portati in scena proprio dall’attore protagonista. “Ho fatto tutti i combattimenti, ho fatto tutte le corse e il resto, e l’unica cosa che non ho fatto, e che Matt ha dovuto sostituire, è stata una caduta o un incidente d’auto“, ha ammesso Gabriel nel corso di un video behind the scenes.

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Non ho fatto alcun allenamento specializzato, ma combatto nella vita reale e gareggio nella vita reale. Faccio molto pugilato. Faccio Muay Thai e kickboxing – ha ammesso Gabriel Basso La lotta libera è abbastanza nuova per me. Prima di questo ho praticato arti marziali fin da bambino. Wrestling, jiu jitsu e arti marziali miste, credo che riassumano tutto“.

Ma c’è una scena in particolare che lo ha messo in difficoltà. Nel frame in questione Basso doveva prendere “in braccio” e “sbattere a terra” un altro attore. “Mi ha stretto in un triangolo con le gambe, io l’ho preso e l’ho sbattuto a terra – ha raccontato – ed ero entusiasta perché non pensavamo che avrebbe funzionato perché non c’era modo che mi aiutasse, ed era una specie di peso morto di fronte a me. Ma ha funzionato, ed è una cosa da malati nello show“.

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Ma credo che la cosa più importante per me sia stata tornare ai primi anni del 1900, quando l’approccio alla salute era: prima la salute, seconda la dignità e terzo l’aspetto. E l’aspetto estetico è un sottoprodotto dei primi due. Non è l’enfasi”, aveva raccontato in un’intervista a US Weekly.