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Cinema e Celebrity

Dune – Parte 2, due attori sono stati rimossi dal montaggio finale

Stefano D Onofrio | 6 Marzo 2024

Dune

Due attori che hanno registrato alcune scene di Dune – Parte 2 sono stati rimossi dal montaggio finale del film

Gli attori rimossi da Dune 2

Alcuni attori che hanno registrato Dune – Parte 2 sono stati rimossi dal montaggio finale. Il secondo capitolo della saga cinematografica diretta da Denis Villeneuve ha fatto il suo esordio nei cinema di tutto il mondo a fine febbraio. In pochi giorni dalla sua uscita la pellicola, che vede protagonisti Timothée Chalamet e Zendaya, sta facendo furore al box office.

Fino a qualche giorno fa erano più di 178 milioni i dollari incassati dal film in tutto il mondo, che in queste ore saranno sicuramente aumentati. Il tetto minimo da superare per iniziare a fare cassa è di ben 500 milioni. Una soglia tutt’altro che impossibile per una storia che ha appassionato e continua ad appassionare milioni di spettatori.

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L’obiettivo infatti è quello di poter creare il terreno per un terzo e ultimo capitolo, Dune Messiah, che potrebbe essere pronto non prima del 2027. Intanto è stato rivelato che alcuni ruoli previsti in Dune – Parte 2 sono stati rimossi dal montaggio finale del film.

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Tim Blake Nelson e Stephen McKinley Henderson
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Il primo attore tagliato è stato Stephen McKinley Henderson, che avevamo già visto nel primo capitolo. Suo il ruolo di Thufir Hawat, uno dei Mentat della casa degli Atreides. Sarebbe stata fatta fuori dal montaggio finale anche l’interpetazione di Tim Blake Nelson.

“Mi si spezza il cuore, ma non ho alcun rancore. Ho amato l’esperienza e non vedo l’ora di fare di nuovo qualcosa con Denis Villeneuve e certamente stiamo progettando di farlo“, ha raccontato in un’intervista.

A volte rimuovo delle scene e dico: ‘Non posso credere che sto tagliando questo’. Mi sento come un samurai che si apre le budella. È doloroso, quindi non posso tornare indietro e creare un Frankenstein e cercare di rianimare le cose che ho ucciso. È troppo doloroso. Quando è morto, è morto, ed è morto per un motivo“, ha raccontato a Collider il regista.