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corey mylchreest

News e anticipazioni

Corey Mylchreest si è ferito a un piede durante le riprese di Queen Charlotte

Stefano D Onofrio | 9 Maggio 2023

Queen Charlotte

Corey Mylchreest, interprete di Re Giorgio in Queen Charlotte, si è ferito durante le riprese dello spinoff di Bridgerton

Disavventura per Corey Mylchreest

Corey Mylchreest è decisamente l’uomo del momento. I consensi dell’attore stanno crescendo a dismisura in questi giorni grazie a Queen Charlotte, spinoff di Bridgerton in cui veste i panni del Re Giorgio. La serie firmata Shonda Rhimes sta conquistando sempre più persone raccontando luci e ombre della storia d’amore tra il sovrano e Carlotta.

Non tutti sanno però che, in fase di riprese, Mylchreest si è ferito sul set. A rivelarlo è stato proprio lui stesso attraverso un post celebrativo dell’uscita della miniserie che ha postato qualche giorno fa sul suo profilo Instagram.

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Nell’ultimo scatto della gallery qui in alto possiamo infatti ammirare la gamba di Corey con tutore e stampelle. Sul web in questi giorni sono apparsi anche dei video che mostrano l’attore in compagnia della collega India Ria Amarteifio. Anche in questo caso, l’interprete di Re Giorgio è accompagnato da una stampella che lo aiuta a stare in piedi.

@bridgertoncast they are both so cute 😭💗💗 #bridgerton #queencharlotte #netflixseries #kinggeorgeiii #bridgertoncast ♬ original sound – speedxsoundzxz

Nella didascalia che accompagna il post Corey Mylchreest non ha fatto riferimento all’incidente che ha avuto. Non sappiamo pertanto cosa sia successo. In un’intervista di qualche giorno fa l’attore ha invece rivelato di essersi ispirato al personaggio di Kendall Roy della serie HBO Succession per interpretare meglio il ruolo di Re Giorgio.

C’era un brano musicale tratto da Succession che ascoltavo quando mettevo l’anello che George ha, ed era l’ultima cosa che facevo prima di iniziare la giornata – ha spiegato – Ricordo di aver guardato Succession e c’è un momento in cui Jeremy Strong guarda a terra, e c’era questa musica, e ho pensato ‘È lui. È George’. Era un’accettazione e una rassegnazione a una vita che ti aspetta e che disperatamente non vuoi, da cui cerchi disperatamente di liberarti, ma che sai di aver provato in tutti i modi e che sta per accadere…“.

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