
Blake Lively: Baldoni potrà usare i suoi messaggi con Taylor Swift
Il giudice respinge la richiesta di Blake Lively: i suoi messaggi con Taylor Swift saranno usati da Justin Baldoni nel caso It Ends With Us.
Blake Lively: il giudice respinge la richiesta di non usare i messaggi con Taylor Swift
Il caso legale legato a It Ends With Us si fa sempre più complesso. Mercoledì 18 giugno, il giudice federale Lewis J. Liman ha respinto la richiesta di Blake Lively di un’ordinanza di protezione che avrebbe impedito al team legale di Justin Baldoni di accedere alle sue comunicazioni private con Taylor Swift. Al centro della disputa, alcuni messaggi scambiati tra le due amiche riguardanti la produzione del film basato sul romanzo di Colleen Hoover.
Il giudice ha ritenuto che, nonostante la celebrità coinvolta e il contenuto potenzialmente sensibile delle comunicazioni, non sussistano al momento motivi sufficienti per proteggere quei messaggi da una richiesta legale.
“La mozione di Lively affonda le sue radici nella preoccupazione più ampia che i Wayfarer Party stiano utilizzando le richieste di comunicazione con Swift non per ottenere informazioni rilevanti, ma per sostenere una narrazione pubblica”, ha dichiarato il giudice Liman nella sentenza.
Taylor Swift, inizialmente citata in giudizio dal team di Baldoni, era stata successivamente esclusa dalla causa. Tuttavia, i legali di Baldoni hanno continuato a chiedere accesso ai messaggi tra la cantante e Lively, sostenendo che potrebbero contenere informazioni rilevanti in merito alle accuse di molestie sessuali e ritorsioni mosse da Lively contro Baldoni e la sua società di produzione, Wayfarer Studios.
Il team di Lively ha condannato fermamente il tentativo di coinvolgere Swift, definendolo una mossa “strumentale”. Inoltre ha accusato Baldoni di voler sfruttare la fama della popstar per distogliere l’attenzione dalle accuse gravi a suo carico.
“Continueremo a denunciare gli incessanti sforzi di Baldoni per sfruttare la popolarità della signorina Swift“, ha dichiarato un portavoce di Lively a PEOPLE, sottolineando come fin dall’agosto 2024 l’agenzia di PR di Baldoni avesse previsto strategie per coinvolgere Taylor Swift e manipolare la sua fanbase.
Non solo la richiesta di Blake Lively è stata respinta. Il giudice Liman ha anche bocciato una mozione incidentale presentata dallo stesso Justin Baldoni. In questa si chiedeva la produzione immediata di documenti da parte di Blake Lively. Entrambe le decisioni riflettono la volontà del tribunale di impedire l’abuso di strumenti legali per scopi mediatici o vendette personali.
Il conflitto arriva dopo che Baldoni aveva già perso una controquerela da 400 milioni di dollari contro Lively, Ryan Reynolds (marito dell’attrice), la loro agente Leslie Sloane e il New York Times, reo — secondo Baldoni — di aver pubblicato un’inchiesta diffamatoria.