
Lea Michele torna a parlare della morte di Cory Monteith
Lea Michele racconta il dolore per la perdita di Cory Monteith e il difficile rapporto con i colleghi di Glee dopo la tragedia.
Lea Michele: “Dopo la morte di Cory Monteith, con il cast di Glee si è incrinato tutto”
A distanza di più di dieci anni dalla scomparsa di Cory Monteith, Lea Michele torna a parlare pubblicamente del dolore vissuto dopo la morte improvvisa del collega e compagno di vita.
Intervistata nel podcast Therapuss di Jake Shane, l’attrice ha raccontato con onestà come quel momento abbia segnato profondamente non solo la sua vita personale, ma anche i rapporti con il resto del cast di Glee.
“Avevo 26 anni e nessuno mi ha mai dato una guida”, ha detto Lea Michele, ripercorrendo i giorni difficilissimi seguiti all’overdose che ha portato via Cory Monteith il 13 luglio 2013. “È stata una rapida lezione su più cose di quante potessi mai elaborare”. Nonostante il trauma, l’attrice si sentì obbligata a tornare subito sul set per la quinta stagione della serie, appena un mese dopo la morte di Cory: “Se non ci presentavamo al lavoro, la gente non avrebbe avuto niente da fare. E questo per me era fonte di grande pressione”.
Secondo Lea Michele, quella tragedia ha rappresentato anche un punto di rottura nei legami tra i membri del cast: “Non credo che ci abbia uniti. Anzi, penso che si sia fratturato davvero tanto. Non posso parlare per tutti, ma per me è stato così. Mi sono completamente rotta. Ero concentrata solo sul mio lavoro. Era troppo da affrontare a quell’età”.
Pur ammettendo la distanza emotiva con alcuni colleghi, Lea Michele ha espresso gratitudine per il supporto ricevuto dalla troupe: “Le persone dietro la telecamera mi hanno aiutata a superare i momenti più difficili. Le guardavo come se mi stessero tenendo in piedi”.
L’attrice ha recentemente riallacciato i rapporti con Darren Criss e Dianna Agron, con cui condivide un passato che definisce unico: “Abbiamo vissuto qualcosa che solo noi possiamo capire. Con loro mi sento al sicuro, come in famiglia”.