Un sequel di The Map That Leads To You?

Un secondo capitolo di The Map That Leads To You è tutt’altro che improbabile. La rom com ha debuttato lo scorso 20 agosto su Prime Video e vede come protagonisti KJ Apa e Madelyn Cline.

Al centro della trama troviamo la storia di Heather, una ragazza americana in vacanza in Europa con le amiche. Un itinerario deciso nei minimi dettagli che verrà sconvolto completamente con l’arrivo di Jack. Lui è un viaggiatore che vive il viaggio con una passione diversa, che ha il sogno di ripercorrere tutte le tappe annotate su un diario dal suo bisnonno.

Coinvolgerà la ragazza in questo suo ambizioso progetto e la condurrà dentro un’avventura intensa, fatta di scoperte e panorami mozzafiato. Per Heather cambia la prospettiva che ha accompagnato la sua vita e dovrà scegliere se lasciarsi andare a un amore così totalizzante o se tornare alla sua vita.

Una pellicola che, grazie alla sua storia e a un cast convincente, è riuscita a conquistare il pubblico. Da ormai due settimane The Map That Leads To You è il film leader di Prime Video e ha raggiunto il primo posto nella classifica mondiale. Proprio per questa ragione si è iniziato anche a parlare di un possibile sequel.

A confermare l’intenzione della produzione è stata la stessa Madelyn Cline durante un’intervista a Variety. “In realtà ci abbiamo scherzato sopra. E Marty Bowen, uno dei nostri produttori, mi ha dato scherzosamente una trama – ha rivelato l’attrice – Non voglio rovinare la sorpresa, ma è davvero divertente. È più orientata verso la commedia che verso il romanticismo“.

Una timida ammissione su quella che sembra essere una possibilità reale. Cline ha anche parlato del finale del film e delle sue sensazioni a riguardo. “Personalmente adoro i finali ambigui. Mi piace piangere, mi piace singhiozzare. Mi piace entrare in una spirale discendente per raggiungere la catarsi. Trovo che un finale non definitivo sia più personale perché puoi sovrapporvi i tuoi pensieri e sentimenti“, ha dichiarato.

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Ero anche un grande fan di un finale alternativo che era ancora più ambiguo. Ci sono state tantissime conversazioni su quanto ci affidiamo all’immaginazione. Io ero completamente dalla parte dell’immaginazione“, ha concluso Madelyn.