A 50 anni dalla serie cult con Kabir Bedi, il mito creato da Emilio Salgari torna sul piccolo schermo con Can Yaman e Alessandro Preziosi

Un ritorno che profuma di leggenda

Sono bastate poche note della storica sigla per far riaffiorare emozioni, ricordi e immagini di una TV che univa milioni di spettatori davanti allo schermo. Dopo mezzo secolo dalla serie firmata da Sergio Sollima con un iconico Kabir Bedi, Sandokan torna in televisione.  Questa volta, a vestire i panni della Tigre della Malesia è Can Yaman, affiancato da Alessandro Preziosi in un cast internazionale di grande respiro.

 Un’epopea senza tempo

Il nuovo Sandokan nasce dalla collaborazione tra Lux Vide e Rai Fiction e ci riporta nel cuore del Borneo dell’Ottocento. Un mondo agitato da lotte per la libertà, confronti tra culture e potenze coloniali determinate a imporsi con ferocia.
Al centro, l’eroico pirata Sandokan e il suo acerrimo rivale: lord James Brooke, deciso a catturarlo. A complicare tutto arriva Marianna, la figlia del console inglese, che trasforma il loro incontro in una storia d’amore intensa e apparentemente impossibile… ma destinata a sorprendere.

 Dietro le quinte di un kolossal

La produzione è imponente: anni di lavoro, effetti speciali, scenografie mastodontiche. Il Sudest asiatico è stato ricreato in studio ma anche in alcune zone d’Italia dove la natura è ancora selvaggia: Lazio, Toscana e Calabria. A Lamezia Terme è stata costruita l’intera colonia inglese di Labuan, un set che riprende la magia esotica dei romanzi salgariani.

L’appuntamento con la Tigre della Malesia è fissato per lunedì 1 dicembre su Rai Uno e RaiPlay.