La Lega presenta un pacchetto di 14 proposte su sicurezza e immigrazione: dal giro di vite sui borseggi alla cauzione per i presidi a rischio. Tensione con Fratelli d’Italia

La sicurezza torna al centro della scena politica. La Lega ha presentato un nuovo pacchetto di 14 proposte di legge per rafforzare i controlli e inasprire le sanzioni, con l’obiettivo dichiarato di “alzare l’asticella”, come ha spiegato il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni. Il piano è stato elaborato insieme al sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari e include anche la creazione di un “Osservatorio sull’islamizzazione”, voluto da Silvia Sardone, Susanna Ceccardi e Anna Maria Cisint.

Secondo Molteni, le misure rappresentano un completamento del decreto Sicurezza convertito pochi mesi fa: «Abbiamo posto fine alla vergogna dei borseggi da parte delle giovani madri, fino a poco fa impunite». D’ora in poi, infatti, i borseggi non saranno più perseguibili solo su denuncia della vittima, ma anche d’ufficio.

Le novità del pacchetto sicurezza

Tra i punti principali del provvedimento figura lo stop all’iscrizione automatica nel registro degli indagati per chi si difende da un’aggressione o per gli agenti delle forze dell’ordine coinvolti in situazioni operative. Prevista anche una “garanzia finanziaria” per gli organizzatori di manifestazioni pubbliche, una sorta di cauzione o assicurazione obbligatoria: «La libertà di manifestare non può diventare libertà di distruggere le città», ha sottolineato Molteni.

Il testo introduce inoltre pene più severe per l’occupazione abusiva di immobili, estendendo la procedura accelerata di sgombero anche alle seconde case. Chi occupa rischia da due a sette anni di carcere. Altra misura simbolica è la trasformazione del mancato alt alla polizia da sanzione amministrativa a reato penale, punibile con la reclusione da uno a cinque anni.

Sul fronte dell’immigrazione

Sul fronte dell’immigrazione, arriva la stretta sui permessi di soggiorno per i ricongiungimenti familiari: il reddito minimo richiesto sale da 7 mila a 13 mila euro annui. Prevista anche l’estensione dell’ammonimento ai minori tra i 12 e 14 anni, in caso di reati o comportamenti a rischio.

Il pacchetto sicurezza, che si inserisce nel solco della linea “legge e ordine” di Matteo Salvini, è destinato ad aprire un nuovo fronte nel governo. Alcune delle misure, infatti, potrebbero generare frizioni con Fratelli d’Italia. «Alcune norme nascono da una sensibilità condivisa, ma è difficile che la discussione parta prima del prossimo anno», ha spiegato un esponente del partito di Giorgia Meloni.

La Lega, tuttavia, sembra intenzionata a rivendicare il ruolo di forza trainante sul tema della sicurezza, richiamando lo slogan rilanciato dalla premier il 5 novembre scorso: «La difesa è sempre legittima». Lo stesso motto che Salvini e i suoi avevano già indossato sulle t-shirt nel 2019, a ricordare che – in tema di sicurezza – il copyright resta tutto leghista.

A cura della redazione