Netflix ha intenzione di diminuire il numero di film originali

Meno film originali su Netflix?

Netflix starebbe pensando a una nuova strategia sui film originali. Il colosso dello streaming è ormai entrato a pieno titolo tra le case di produzione più forti e prolifiche del panorama cinematografico mondiale. Ogni anno la piattaforma offre diverse produzioni originali sia seriali che cinematografiche.

Non solo, da ormai diverso tempo le pellicole provenienti da Netflix sono ormai considerate a pieno titolo anche nella corsa agli Oscar. Il primo caso in tal senso è Roma, film che permise ad Alfonso Cuaron di conquistare la statuetta come Miglior regia. A quanto pare però la volontà dei piani alti del colosso starebbero pensando a una nuova strategia di offerte.

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Ne ha parlato Scott Stuber, capo della divisione film di Netflix, nel corso di un lungo editoriale pubblicato da Variety. Stuber ha rivelato che la volontà iniziale della piattaforma era quella di essere inserita tra le grandi case di produzione mondiale. A questo è dovuta una forte presenza di produzioni originali.

“Stavamo facendo crescere un nuovo studio. Lo facevamo solo da pochi anni e ci confrontavamo con aziende centenarie – ha raccontato – Quindi devi chiederti: ‘Qual è il tuo modello di business?’. E per un po’ è stato quello di assicurarci di avere abbastanza. Avevamo bisogno di volumi“.

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Ora Netflix starebbe cambiando nuovamente strategia e si starebbe dirigendo sulla volontà di avere meno prodotti. La volontà è quella di passare da circa 50 film all’anno a quello di produrre tra le 25 e le 30 pellicole.

“In questo momento non stiamo cercando di raggiungere un numero prestabilito di film in uscita. Si tratta di fare solo ciò in cui crediamo – ha ammesso – E proponiamo una serie di film che possiamo sostenere e dire: ‘Questa è la migliore versione di una commedia romantica. Questa è la migliore versione di un thriller. Questa è la migliore versione di un dramma’”.

“Il mercato è diventato molto frizzante e noi ne abbiamo fatto parte. C’erano un sacco di film confezionati da grandi star e, dato che non avevamo nulla in sviluppo, abbiamo cercato di ottenerli in modo aggressivo. Eravamo vulnerabili al mercato“, ha concluso Stuber.