Il campione altoatesino travolge Zverev e conquista la semifinale delle ATP Finals. Tecnica, forza mentale e la dolce presenza di Laila sugli spalti

È un momento d’oro per Jannik Sinner, il ragazzo di Sesto Pusteria che continua a scrivere pagine di storia del tennis italiano. Con una prova di forza impressionante, Sinner ha travolto Alexander Zverev e conquistato l’accesso alle semifinali delle ATP Finals di Torino, sotto gli occhi entusiasti di Massimiliano Allegri e Fabio Capello.

In campo, Sinner ha mostrato un tennis totale: diritto esplosivo, servizio in crescita, attacco costante e una freddezza da veterano. L’avversario tedesco non ha avuto scampo: 6-4, 6-3, in un match dominato dal primo all’ultimo scambio. «Pochi scambi, non ho giocato al livello di Lorenzo, ma sono soddisfatto della mia prestazione», ha detto il campione a fine gara, riferendosi all’amico Lorenzo Musetti con la consueta umiltà che lo contraddistingue.

Una forza tranquilla

Fisico scolpito, sguardo concentrato e movimenti sempre più fluidi: Jannik è la sintesi perfetta tra talento naturale e disciplina feroce. La sua crescita negli ultimi mesi è stata costante. Ha migliorato il servizio, perfezionato il gioco di volo e imparato a dominare mentalmente ogni situazione di pressione.

«C’è tanto lavoro dietro», ha spiegato Sinner nel dopo partita. «Cerco di imparare da ogni incontro, anche quando vinco in due set. La differenza la fanno i dettagli».

Sul campo, la sua maglia granata è già un simbolo: una scelta di colore e carattere che celebra Torino e il suo spirito combattivo. Sinner ha trasformato ogni punto in un atto di forza e bellezza, con un controllo tecnico che ricorda i grandi campioni del passato.

La presenza di Laila e l’abbraccio del pubblico

Sugli spalti, come sempre, la sua compagna Laila Hasanovic non ha smesso di incoraggiarlo. La modella danese, elegantissima e sorridente, è diventata una presenza fissa nelle sue partite più importanti, simbolo di sostegno e serenità.

Quando Jannik si aggiudica l’ultimo punto, il Pala Alpitour esplode in un’ovazione. Torino si alza in piedi per il suo campione, consapevole di assistere all’ascesa definitiva di un talento destinato a segnare la storia del tennis italiano.

A cura della redazione