
Building the band, l’ultimo show con Liam Payne arriva su Netflix quest’estate
Arriverà quest’estate su Netflix Building the band, lo show in cui ritroveremo il compianto Liam Payne nei panni di giudice
Building the band con Liam Payne, la data d’uscita
L’ultima fatica televisiva di Liam Payne sta per uscire. Sono passati sette mesi da quando, quell’infausto 16 ottobre, ci ha lasciato il cantante e membro storico degli One Direction. La scomparsa di Liam ha sconvolto i milioni di fan della band in tutto il mondo.
Prima di morire Payne aveva registrato un nuovo show musicale su Netflix che, negli ultimi giorni, è stato confermato e uscirà entro i prossimi mesi. Il programma si intitola Building the band e vedrà protagonisti alcuni aspiranti cantanti. I concorrenti verranno raggruppati e formeranno delle band senza mai essersi conosciuti.
Una formula inedita che conquisterà di certo il pubblico. Il cast sarà coinvolto da membri o ex membri di gruppi musicali. A condurre lo show sarà infatti condotto da AJ McLean dei Backstreet Boys. In giuria siederanno invece Nicole Scherzinger (ex Pussycat Dolls), Kelly Rowland (che in passato ha fatto parte d delle Destiny’s Child) e Liam Payne.
Le riprese dello show sarebbero iniziate il maggio dello scorso anno e terminate prima della tragica scomparsa del cantante. Fino a qualche mese fa però non sapevamo quale sarebbe stata la decisione ufficiale da parte di Netflix a riguardo. Ora invece sappiamo per certo che la piattaforma andrà avanti con il progetto.
Come rivelato dal sito Tudum Building the band arriverà nel catalogo del servizio di streaming la prossima estate. Attualmente non c’è una data precisa ma soltanto una finestra temporale. Non sappiamo neanche se, nello show, verrà reso in qualche modo omaggio a Payne.
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Qualche settimana fa la fidanzata del cantante Kate Cassidy ha ricordato il momento in cui ha scoperto della sua tragica morte. “In quel momento non credevo ancora che fosse vero. Non c’era alcuna possibilità. Ma c’era solo una piccola parte di me in fondo alla testa che si chiedeva: ‘Perché qualcuno dovrebbe inventarsi tutto questo?‘”, sono le parole della donna.