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Braccialetti rossi: Nicolò Bertonelli parla della sua esperienza nella fiction

Debora Parigi | 26 Novembre 2016

Braccialetti rossi

E come ha reagito? Se l’aspettava? “Io sono un ragazzo ipersensibile. Vado in ansia per niente, e quindi anche mentre […]

E come ha reagito? Se l’aspettava?
“Io sono un ragazzo ipersensibile. Vado in ansia per niente, e quindi anche mentre facevo il video non pensavo che sarebbe stato preso in considerazione. Su internet ho visto altri videoprovini realizzati meglio del mio, dunque non avere troppe speranze mi è servito a non avere false aspettative che, secondo me, sarebbero state deluse. Però sono stato contento che alla fine sia andata bene, anche se la notte che ha preceduto l’ultimo incontro con il regista e la produzione l’ho passata quasi in bianco”.

E l’impatto sul set come è stato? Che accoglienza ha ricevuto dal cast?
“Ho legato subito con tutti, che nei miei confronti sono stati super disponibili. Sul set sono stato praticamente catapultato: la mamma di Bobo è Francesca Chillemi, che durante le riprese era incinta e per questo doveva girare tutte le sue scene prima degli altri, per paura che la pancia le crescesse troppo. Fin dall’inizio ho dovuto affrontare molte scene con lei, e questa situazione mi ha permesso di rompere il ghiaccio quasi senza accorgermene. Ho imparato facendo, e lei mi ha dato molti consigli sinceri. Così ho capito davvero in cosa consiste il lavoro dell’attore, e mi ha stupito: non era quello che avevo immaginato”.

Che idea aveva della recitazione?
“Credevo che nel momento di affrontare una scena, avrei avuto tantissime persone davanti a me. Invece no: davanti a me c’era solo una persona con la cinepresa e tutti gli altri erano distanti, davanti al monitor. Per uno come me, che va in ansia con tanta facilità, è stato sicuramente più agevole”.

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