
Alice in Borderland 3, cosa succede nella trama del manga
In attesa di Alice in Borderland 3 stagione, scopriamo cosa succede nella trama del manga e che strada potrebbe prendere la serie TV
Alice in Borderland 3, cosa succede nel manga e cosa aspettarsi dalla terza stagione
Con l’arrivo confermato di Alice in Borderland 3, la serie distopica giapponese di Netflix si prepara a tornare con nuovi giochi mortali e risvolti psicologici ancora più intensi. Ma cosa ci dice il manga di Haro Aso, da cui è tratta la serie? E quale direzione potrebbe prendere la nuova stagione, visto che le prime due hanno già coperto gran parte della storia originale?
Ecco un approfondimento su cosa succede nella trama del manga originale e degli spin-off, e come potrebbe evolversi la terza stagione.
La carta del Joker: il punto di partenza per la stagione 3
La seconda stagione di Alice in Borderland si conclude con una scena enigmatica: l’inquadratura su una carta da gioco Joker, lasciata quasi come indizio finale. Nelle prime due stagioni, i protagonisti hanno dovuto affrontare giochi legati a carte numerate e figure (Jack, Regina, Re), ma il Jolly è rimasto nell’ombra fino all’ultimo istante.
Nel manga originale, Arisu incontra fisicamente il Joker in un luogo oscuro e simbolico dopo aver completato i giochi. Il personaggio si presenta come una sorta di entità superiore, a metà tra Dio e Diavolo, ma in realtà sembra essere un mediatore tra la vita e la morte.
Questa scena non è mai apparsa nella serie, ma potrebbe essere la chiave narrativa per dare un senso alla stagione 3.
Quale strada seguirà la serie?
La serie principale del manga di Alice in Borderland si è conclusa, ma Haro Aso ha scritto due spin-off:
- Alice on Border Road (2015–2018): ambientato a Kyoto, segue nuovi personaggi in giochi diversi.
- Alice in Borderland: Retry (2020–2021): Arisu torna misteriosamente a Borderland dopo una nuova esperienza di pre-morte, affrontando nuovi giochi, con l’obiettivo di tornare dalla moglie Usagi e dal figlio che aspetta.
Retry è lo spin-off più papabile da cui trarre ispirazione per la stagione 3. Qui Arisu è di nuovo il protagonista, e l’atmosfera è ancora più surreale. I giochi diventano più introspettivi, e la dimensione tra realtà e illusione si fa sottile e inquietante. Sarebbe perfetto per continuare il viaggio psicologico di Arisu e Usagi.
Due Joker in gioco? Un nuovo colpo di scena
Un mazzo di carte standard ha due carte Joker. Se Netflix decidesse di sfruttare questa particolarità, potrebbe introdurre due entità diverse, o un secondo giocatore che agisce da antagonista o alleato misterioso. Questo aprirebbe a nuove dinamiche narrative e moltiplicherebbe i colpi di scena.
La presenza del Joker potrebbe anche dare vita a giochi mentali e psicologici, che mettono in dubbio la percezione della realtà. Potremmo assistere a sfide dove i personaggi non distinguono più il vero dal falso, in perfetto stile “Alice nel Paese delle Meraviglie”, a cui la serie si ispira.
Alice in Borderland 3 sarà più psicologica e visionaria?
Tutto fa pensare che la stagione 3 di Alice in Borderland sarà la più visionaria finora. Se i giochi delle prime stagioni erano basati su logica, forza o collaborazione, quelli del Joker potrebbero essere puri inganni mentali, portando Arisu e gli altri a confrontarsi con le loro paure interiori e con la natura stessa della loro esistenza.
La scena finale dell’ospedale nella stagione 2 sembrava riportare i protagonisti nel mondo reale. Ma la comparsa della carta del Joker suggerisce che forse niente è come sembra. E se il ritorno alla realtà fosse solo un altro livello del gioco?
Alice in Borderland 3 potrebbe quindi attingere sia dagli eventi finali del manga originale sia da Retry, lo spin-off sequel.
Per i fan della serie e del manga, la terza stagione si preannuncia come un viaggio nel subconscio, nel simbolismo e nella sopravvivenza dell’anima. Borderland non è finita. Forse, non è mai davvero iniziata.